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Sts: 'Rendere comprensibile materia dei giochi per tutelare il settore'

09 luglio 2019 - 07:50

Il Sindacato totoricevitori sportivi sottolinea ruolo di studi, convegni e pubblicazioni sul gioco per favorire l'informazione sul settore e così tutelarlo.

Scritto da Redazione
Sts: 'Rendere comprensibile materia dei giochi per tutelare il settore'

"Associare le potenziali perdite del mercato dei giochi a un ipotetico effetto gravante direttamente sulle tasche dei cittadini è utile per dare un’idea chiara della situazione anche alla platea dei non addetti ai lavori. Chi lavora nei giochi sa bene quanto possano essere deleteri gli aumenti della tassazione e le misure restrittive emanate a livello nazionale e locale ma chi non è direttamente coinvolto – ci riferiamo alla politica e all’opinione pubblica – deve poterne valutare i possibili effetti con dei parametri di confronto più 'familiari' e pratici. Anche in questo risiede l’importanza degli studi, dei convegni e delle pubblicazioni sul gioco e della loro divulgazione a tutti i livelli di informazione”.

 

Lo scrive il Sindacato totoricevitori sportivi in una nota in cui fa il punto sugli ultimi convegni e le manifestazioni del settore del gioco che hanno avuto il merito di valicare i confini della stampa specializzata e approdare sui quotidiani nazionali. A cominciare dallo studio condotto dall’Associazione artigiani e piccole imprese (Cgia) di Mestre presentato a Roma nel corso di un convegno organizzato da As.Tro lo scorso 4 luglio.
 
 
"Ad attirare l’attenzione sul rapporto, il numero dei lavoratori del settore degli apparecchi che potrebbero perdere il posto a forza di inasprimenti fiscali e divieti sempre più stringenti: ben 17mila sui 57mila occupati diretti e indiretti.Come a dire, rischia di scomparire il 30 percento di un comparto che con le Awp e le Vlt genera un gettito erariale di oltre 6 miliardi l’anno (il dato è riferito al 2017). 
Sei miliardi - si legge nel rapporto - coincidenti con le risorse servite nel 2019 per reddito di cittadinanza e riforma delle pensioni, in mancanza dei quali ogni famiglia italiana dovrebbe versare 234 euro di tasse in più all’anno”, ricorda Sts.
 

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