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Legge gioco Friuli, Università Udine studia effetti: 'Impatto significativo'

24 agosto 2019 - 08:36

In Friuli nel 2020 scadono le prime autorizzazioni per gli apparecchi da gioco, la Regione valuta gli effetti della legge con uno studio dell'Università di Udine. I risultati ad ottobre.

Scritto da Fm
Legge gioco Friuli, Università Udine studia effetti: 'Impatto significativo'

Fare le leggi, si sa, è abbastanza facile. Il difficile, a volte, è applicarle o fronteggiarne le conseguenze.

Un assunto valido per le normative sul gioco approvate in questi anni dalle varie regioni italiane (all'appello ad oggi manca solo la Sicilia), come dimostrano i pesanti impatti sull'occupazione del settore - oggetto di tante manifestazioni di piazza - e le modifiche adottate da diversi consigli regionali, proprio per farvi fronte.

Dopo la Liguria, la Puglia, l'Abruzzo e le Marche, la prossima potrebbe essere il Friuli Venezia Giulia, che sul tema ha emanato una legge nel 2014 e poi nel 2017, scarsamente applicata dai Comuni, secondo cui le "attività in corso alla data di entrata in vigore della presente legge si adeguano al divieto di cui all' articolo 6, comma 1, della legge regionale 1/2014 entro cinque anni dalla data di entrata in vigore della presente legge qualora si tratti di sale da gioco o sale scommesseentro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge nel caso di qualsiasi altra attività".

Per fare il punto, la Regione quindi ha commissionato all’Università di Udine un report-censimento degli esercizi con offerta di gioco con vincita in denaro che non rispettano la distanza minima dei 500 metri dai luoghi sensibili.

A illustrarne i contenuti e le metodologie a Gioconews.it è il professor Andrea Garlatti, direttore del Dipartimento di Scienze economiche e statistiche.
"Il nostro lavoro è partito da poco e verrà concluso ad ottobre, ruota intorno alla stima della ricaduta delle norme restrittive sulle distanze e le possibili forme di supporto a sostegno dei gestori interessati da questo tipo di misure. Attualmente siamo nella fase di localizzazione e quantificazione delle attività, lavoriamo su carte tematiche per georeferenziare gli esercizi e i punti sensibili, a seguire poi valuteremo l'impatto economico stimabile. La Regione ci ha chiesto di fare delle simulazioni per capire cosa potrebbe succedere con l'avvicinarsi delle scadenze delle autorizzazioni e l'applicazione della legge, ed immaginare azioni di accompagnamento per chi ne verrà colpito".
 
I primi dati? "Saranno disponibili a fine settembre", conclude il professore. "Ci attendiamo un impatto significativo".
 

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