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Il ritorno del gioco illegale, multe e sequestri in Emilia e Toscana

22 ottobre 2019 - 09:10

I controlli svelano apparecchi da gioco illegali a Vignola (Mo), dove un bar rischia 315mila euro di multa, e a Livorno, con la scoperta di un totem.

Scritto da Fm
Il ritorno del gioco illegale, multe e sequestri in Emilia e Toscana

Le restrizioni dell'offerta di gioco legale determinate dalle leggi regionali e dai regolamenti locali portano a una maggiore diffusione dell'illegalità?

Sembrerebbe di sì, stando alle evidenze riportate dal procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho e dai recenti studi dell'Eurispes, ma anche dalla cronaca che riporta spesso dei "casi", in cui gli esercenti optano per attività di gioco illecite, tramite l'installazione di apparecchi non conformi o "dimenticando" di collegarli alla rete dei Monopoli di Stato.

L'esempio più recente in tal senso arriva da Vignola, in provincia di Modena, dove la Guardia di finanza ha messo sotto sequestro cinque apparecchi da gioco installati in un un noto e frequentato bar, non omologati e "illegali anche per la totale sconnessione alla rete gestita dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli che ha partecipato all’operazione".

 

"A ciò si aggiunga che il titolare dell’esercizio – si legge nella nota della Finanza - è risultato sprovvisto delle prescritte e necessarie autorizzazioni per l’attività di gioco della specie, esercitata in totale dispregio degli adempimenti fiscali di prelievo (Preu).
Nello specifico, i militari della Tenenza di Vignola, dopo il sequestro amministrativo delle macchine, hanno proceduto ad elevare le conseguenti sanzioni previste dalla legge che, nella circostanza, possono arrivare fino ad un massimo di 315mila euro".
 
 
I militari poi fanno sapere che "sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati, da un canto, alla ricostruzione della filiera di provenienza dei componenti degli apparecchi oggetto di sequestro, dall’altro, alla quantificazione dei volumi di giuoco che, inevitabilmente, hanno generato indebiti guadagni anche in danno all’erario".
 
 
Spostandosi un poco più a sud, in quel di Livorno, il personale della squadra amministrativa della Questura e dello spefico ufficio ispettivo dell’Agenzia delle entrate e dei Monopoli, hanno posto sotto sequestro amministrativo in attesa di confisca un apparecchio illegale, del tipo totem, tenuto in funzione all’interno dei locali di un’associazione ubicata nella zona Garibaldi.
Il presidente dell'associazione, oltre ad essere stato sanzionato per le violazioni amministrative commesse, è stato anche deferito all’autorita’ giudiziaria poichè non aveva esposta la tabella dei giochi proibiti vidimata dal questore.
In questo caso la "scoperta" degli agenti di Polizia e dei funzionari di Adm, è il frutto dell’incremento delle verifiche nelle attività operanti nel campo dei giochi e delle scommesse, disposto dal questore Lorenzo Suraci.
 
Tutto questo a pochi giorni di distanza dall'operazione della Guardia di finanza di Torino che ha portato al sequestro di centinaia di apparecchi illegali, con l'accertamento di un'evasione fiscale per 2 milioni di euro e la definizione di sanzioni per oltre 1 milione di euro.
 
"Segnali" che invitano a tenere alta la guardia sull'aumento dell'illegalità e la politica, forse, a ripensare le tante norme restrittive del gioco di Stato.
 

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