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Legge gioco Emilia Romagna, Sts: 'Non è il momento di scendere in piazza'

07 novembre 2019 - 16:08

Il Sindacato totoricevitori sportivi non aderirà alla manifestazione del 20 novembre indetta dai lavoratori del gioco dell'Emilia Romagna e auspica proroga della legge sul gioco.

Scritto da Redazione
Legge gioco Emilia Romagna, Sts: 'Non è il momento di scendere in piazza'

“La legge regionale dell'Emilia Romagna sul gioco pubblico deve essere cambiata, ma la manifestazione che alcuni operatori del gioco hanno indetto per il prossimo 20 novembre per spingere la Regione a modificare la legge, al momento non è opportuna".

Commenta così, Bruno Brenta, membro del Comitato direttivo nazionale del Sindacato totoricevitori sportivi, aderente alla Federazione italiana tabaccai a proposito della manifestazione indetta da Agisco, As.tro, Res Cogitans, Sapar ed Utis. 

 

“Nei mesi scorsi abbiamo avviato un confronto con la Regione, e viste le rassicurazioni che ci sono state date in più di un’occasione, confidiamo sul fatto che le nostre istanze verranno finalmente accolte. Per questo motivo, il 20 novembre non saremo in piazza”, afferma Brenta.
 
“Tuttavia, la categoria dei tabaccai ricevitori è già da tempo in stato di agitazione in quanto teme gli effetti della legge regionale sulla rete dei corner e della raccolta delle scommesse sportive. Auspichiamo che la questione venga superata con una proroga, in attesa di un intervento del legislatore nazionale. Certamente, i tempi sono molto stretti: il 31 dicembre, insieme alla rete delle scommesse, rischiano di saltare migliaia di posti di lavoro. Per questo motivo - conclude il rappresentante dei tabaccai ricevitori - monitoriamo con estrema attenzione i lavori dell’Amministrazione regionale e nel caso in cui le promesse non fossero mantenute, allora non esiteremo a scendere in piazza a tutela degli interessi della categoria”.
 

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