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Bergamo, scuole in prima linea nella prevenzione del Gap

26 novembre 2019 - 12:02

Il 27 e 28 novembre a Bergamo il convegno regionale 'Giochiamoci l’azzardo, riflessioni e proposte in rete' sul gioco d’azzardo patologico.

Scritto da Redazione
Bergamo, scuole in prima linea nella prevenzione del Gap

“Giochiamoci l’azzardo, riflessioni e proposte in rete” è il titolo del convegno regionale sul gioco d’azzardo patologico promosso da Ats Bergamo in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale e con l’Istituto Zenale e Butinone di Treviglio (scuola osservatorio provinciale Gap) in programma il 27 e il 28 novembre al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo.

“È ormai sotto gli occhi di tutti come il gioco d’azzardo sia diventato un fenomeno dalle conseguenze pesanti, talvolta drammatiche, per molte persone di ogni età e di ogni fascia sociale. I dati più recenti, anche relativi alla provincia di Bergamo, ci dicono che il fenomeno è in continua espansione, così come continua a crescere il numero di persone che sviluppa una dipendenza dal gioco d’azzardo”, esordisce Pietro Imbrogno, direttore del dipartimento Dips dell’Agenzia di Tutela della Salute.

Per questo motivo, Regione Lombardia, prima attraverso la legge 8 del 2013, poi attraverso numerosi provvedimenti e l’erogazione di fondi per l’attivazione di progetti di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo, ha cercato di contrastare questo fenomeno in molti modi. Tutto il sistema sociosanitario regionale è stato fortemente impegnato in questi anni nelle attività di contrasto al gioco e di aggancio e presa in carico dei giocatori patologici. Le Ats, si legge in una nota, hanno avuto un ruolo centrale nella governance delle attività e nella costruzione di rapporti di collaborazione con tutti i soggetti della rete e in particolare con gli Enti Locali e gli Ambiti Territoriali con i quali sono state realizzate numerose iniziative finalizzate alla prevenzione del gioco patologico.

“Dentro questa cornice, il territorio della provincia di Bergamo è stato particolarmente attivo: è del novembre del 2013 la costituzione del Tavolo Provinciale per la Prevenzione del Gap che ha dato il via alla realizzazione di numerosi interventi sia sul versante della conoscenza del fenomeno, sia su quello della prevenzione, anche attraverso la realizzazione di iniziative innovative e il coinvolgimento di numerosi e diversificati attori della rete territoriale a vario titolo coinvolti – prosegue Imbrogno – Penso alla proficua collaborazione con le scuole e l’Ufficio Scolastico per le attività di prevenzione, che ha consentito di raggiungere lo scorso anno scolastico più di 12.000 studenti delle scuole secondarie. Ma anche l’accordo di collaborazione con cinque banche cittadine (Banca Etica, Banca di Credito Cooperativo Oglio e Serio, Bper Banca, Ubi Banca e Unipol) per la diffusione di materiali informativi nelle filiali e la realizzazione di un workshop con gli operatori bancari finalizzato ad individuare possibili strategie per la tutela del patrimonio dei giocatori patologici”.

Sulla stessa linea la collaborazione con Ascom e Confesercenti per la diffusione del codice etico rivolto agli esercenti dei locali con apparecchi per il gioco d’azzardo e la sinergia con gli Enti Locali e gli Ambiti Territoriali che ha portato alla realizzazione di iniziative diffuse su tutto il territorio provinciale. La provincia di Bergamo è stata ed è un territorio davvero molto ricco di iniziative e sono forti e ben collaudati rapporti di collaborazione all’interno della rete.

“Questo convegno vuole quindi rappresentare da un lato un momento di verifica del lavoro svolto alla luce delle più recenti indicazioni della letteratura scientifica, dall’altro vuole essere un’importante occasione di scambio e confronto all’interno della rete provinciale finalizzato ad orientare le azioni future”, conclude Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo.

“Nel progetto di prevenzione al Gap l’Ufficio scolastico di Bergamo ha avuto un ruolo di coordinamento e di raccordo tra le scuole polo per la formazione e i rappresentanti di Ats e del privato sociale impegnati nella prevenzione alle ludopatie. Siamo molto contenti del risultato di questo impegno che ha avuto un duplice risvolto: la realizzazione del progetto di formazione, che ha visto impegnate molte scuole secondarie di primo e di secondo grado della nostra provincia e coinvolto ben 12.000 studenti, e l’individuazione dell’Istituto Zenale e Butinone di Treviglio scuola polo Osservatorio Gap. La scuola si è dimostrata attenta e competente e all’altezza dei compiti che la Convenzione regionale individua in capo all’Osservatorio come la realizzazione di iniziative di ricerca, di mappatura e di promozione di azioni preventive sul territorio”, è il commento della dottoressa Patrizia Graziani dell’Ufficio scolastico provinciale.

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