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Cardia: 'Gioco, parole d'ordine stabilità e qualificazione dell'offerta'

28 novembre 2019 - 10:15

Alla presentazione del 'Primo rapporto sul gioco pubblico' il presidente di Acadi Geronimo Cardia chiede di puntare su prevenzione del Gap, stabilità del settore e qualificazione dell'offerta.

Scritto da Ca
Cardia: 'Gioco, parole d'ordine stabilità e qualificazione dell'offerta'

Roma - "Dietro i concetti che danno senso alla nostra esistenza ci sono tante cose, ma ci sono anche tante persone. Dietro il concetto di responsabilità ci sono tutte quelle azioni di contrasto al gioco problematico. Un prodotto che deve essere meno 'nocivo' possibile quando è messo sul mercato. Grazie agli operatori sul territorio siamo in grado di mettere in campo tutte le azioni indicate dal regolatore e dall’istituto sanitario. Vedi la tessera sanitaria, che il settore ha subito approcciato investendo molto. Siamo molto attenti all’antiriciclaggio e alla tracciabilità dei flussi ma mettiamo a disposizione anche video sorveglianza, che vuol dire sicurezza a disposizione dello Stato".

 

A ricordare l'impegno dei concessionari è Geronimo Cardia, presidente di Acadi, nel suo intervento all'evento di presentazione del “Primo rapporto sul gioco pubblico” promosso dall'associazione, oggi, 28 novembre, a Roma.
 
"A livello di comunicazione con Confcommercio abbiamo isolato il grande valore del gettito erariale che produciamo, che è un gettito da emersione perché il cittadino giocherebbe lo stesso anche nei siti e nelle location illegali. Acadi ha oltre 70mila impiegati a tempo pieno, ai quali vanno aggiunti i part-time e l’indotto. Noi abbiamo scelto di concentrarci sul full-time, un numero significativo ma prudente. Questo è il primo rapporto che realizziamo in Confcommercio. Un documento equiparabile ad un rapporto di sostenibilità che tutte le aziende in Acadi scrivono", prosegue Cardia.
 
"Un anno cruciale è il 2011 quando gli Enti locali iniziano a proporre strumenti di contenimento dell’offerta che, però, era ed è legale. Le misure centrali sono i distanziometri e le fasce orarie e nel rapporto abbiamo affrontato la questione territoriale. I punti da tenere a mente per il futuro sono l’aspetto fiscale, la questione territoriale e il riordino. Le aziende ormai hanno business plan severissimi per impegni patrimoniali e finanziari elevatissimi. Se si va sotto nei conti la concessione viene ritirata", rimarca il presidente di Acadi, che quindi passa a tracciare un bilancio dell'impatto degli ultimi provvedimenti governativi sul settore. "Dal gioco rimangono 18 miliardi, 10 vanno all’erario e 8 alla filiera. Ma le tasse sono continuate ad aumentare per finanziare scelte del Governo di politica economica. Ormai questi aumenti sono diventati insostenibili e rischiano di minare la finanza pubblica collegata al settore dei giochi. Il colpo finale nel Dl dignità, dove doveva esserci il riordino in grado di sostenere questo aumento. Ora si riducono del 30 percento i ricavi del settore.
Se questa manovra fiscale è incentrata sull’evasione noi siamo l’emblema dell’emersione del gioco illegale. Ora dobbiamo fare prevenzione, alzare la qualità dell’approccio al gioco, che deve diventare sempre più intrattenimento. Dobbiamo cambiare il modo di comunicare ma anche togliere il divieto assoluto di pubblicità.
Va cambiata anche la cura: adesso 50 milioni di euro vengono dati a pioggia a soggetti terzi, ma esiste una valutazione effettiva? Non è meglio destinarli al Sert o al Serd e alle strutture pubbliche del nostro Paese?
In ultimo, ma non meno importante, dobbiamo elevare la qualificazione dell’offerta lato prodotto e lato ambiente segnalando meglio i luoghi di gioco. E qualifichiamo l’offerta anche nelle persone.
La parola d’ordine però è stabilità, basta attacchi e dateci maggiore considerazione come comparto", chiede Cardia.
 
A commento dei politici intervenuti nel corso dell'evento quindi aggiunge: "Faremo un bilancio con gli associati dell’intervento della politica. Io sono personalmente contentissimo e assai fiducioso che il problema verrà risolto ma abbiamo l’urgenza che questo accada quanto prima".
 
 
 

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