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Anci e Cnr lanciano studio Gaps Umbria: 'Monitorati comportamenti di gioco'

13 dicembre 2019 - 15:18

L'Anci Umbria spedisce alle famiglie della regione il questionario sul 'gambling adult population survey', lo studio sul gioco d’azzardo coordinato dal Cnr.

Scritto da Redazione
Anci e Cnr lanciano studio Gaps Umbria: 'Monitorati comportamenti di gioco'

È in consegna da oggi, 13 dicembre, a un campione di famiglie umbre il questionario “Gaps Umbria – gambling adult population survey”, lo studio sul gioco d’azzardo e le dipendenze: sono stati campionati 27 Comuni del territorio, per un totale di circa 14.000 residenti.

I soggetti, selezionati in maniera casuale dalle liste anagrafiche tra i 18 e i 74 anni, riceveranno a casa il questionario. Si tratta di un libricino assolutamente anonimo che garantisce la privacy dei partecipanti e contiene una serie di domande riguardanti le opinioni personali, le conoscenze possedute e i comportamenti adottati nei confronti del gioco e delle dipendenze.

La Regione dell’Umbria e Anci Umbria, nel sottolineare l’importanza di questo studio, invitano tutta la popolazione residente a partecipare, per raccogliere così una quantità di dati adeguati alla valutazione del fenomeno.
 
L’obiettivo di Anci Umbria – afferma il segretario generale, Silvio Ranieri - è quello di contribuire a disincentivare comportamenti a rischio, di sollecitare i Comuni ad aderire alla campagna contro la ludopatia e a pubblicizzare il marchio ‘No slot’, oltre che a informare la popolazione, anche attraverso questi studi, sui rischi e le conseguenze del gioco d’azzardo e delle dipendenze”.
 
“Con questo studio di popolazione – commenta Sabrina Molinaro, responsabile del Laboratorio di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari del Cnr e coordinatrice dello studio Gaps Umbria - intendiamo raccogliere informazioni utili a comprendere il fenomeno in tutte le sue sfaccettature: dalle prevalenze, alle preferenze di gioco, dalla facilità di accesso, ai diversi comportamenti legati al gioco d’azzardo, così come alle implicazioni socio-demografiche ed economiche legate all’azzardo”.
 
Lo studio Gaps Umbria sarà inoltre in grado di fornire alla Regione Umbria tutti gli elementi conoscitivi e scientifici necessari a orientare politiche sociali mirate ai reali bisogni della popolazione e a disegnare specifici interventi di prevenzione o di riduzione dei rischi associati al gioco d’azzardo.
 
 
I DATI SUL FENOMENO – Secondo quanto si legge nella nota diffusa da Anci, "la raccolta derivante dai giochi d’azzardo, in Umbria, è in lieve flessione nel 2018, rispetto ai due anni precedenti: nella regione si attesta all’1,4 percento del totale nazionale, con quest’ultimo che ammonta a 75,3 miliardi di euro (circa il 70 percento del totale della raccolta), di cui 1,05 in Umbria. Il dato è dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, preposta alla regolazione e al controllo del comparto del gioco e fa riferimento, a livello regionale, ai soli giochi distribuiti su rete fisica. Nel novero dei volumi di gioco però, non è considerato il fenomeno del gioco online che pure è rilevante. Prosegue infatti la crescita della raccolta del gioco a distanza (online), con un aumento, a livello nazionale, del 47 percento in appena due anni.
La raccolta online nel 2018 è stata pari a 31,4 miliardi di euro, il 29,4 percento del giocato complessivo in Italia.
Secondo l’Agenzia, in Italia, nel 2018, la raccolta ricavata dal gioco su rete fisica è stata di 106,8 miliardi di euro, con un aumento del 5 percento rispetto all’anno precedente. In termini pro-capite, nel 2018 la raccolta su rete fisica a livello nazionale è stata di 1.244 euro per residente, un dato più alto di quello registrato in Umbria, dove la raccolta su rete fisica per residente è stata di 1.188 euro. In Umbria si conta però una maggiore disponibilità di giochi su rete fisica: nel 2018 sono presenti 4,68 Awp e 0,97 Vlt ogni 1.000 residenti, mente a livello nazionale ci sono 4,35 Awp e 0,94 Vlt per 1.000 residenti.
A livello comunale i dati più aggiornati sono quelli del 2017.
Sempre in riferimento ai soli giochi distribuiti su rete fisica, nel 2017 i tre Comuni dell’Umbria con la più alta raccolta sono stati Perugia (249 milioni), Terni (182 milioni) e Foligno (71 milioni). In termini pro-capite, i tre Comuni con la più alta raccolta sono stati Bastia Umbra, Corciano e Pietralunga, dove sono stati giocati rispettivamente 2.084, 1.804 e 1.724 euro per residente.
I tre Comuni umbri con la raccolta per residente più bassa nel 2017 sono stati Scheggino, Parrano e Piegaro dove sono stati giocati rispettivamente 61, 99 e 118 euro per residente.
In questo contesto, la precedente giunta della Regione Umbria aveva approvato il Piano regionale 2017-2018 contro il gioco d'azzardo patologico e, in collaborazione con Anci Umbria, aveva fortemente voluto e finanziato un approfondimento sulla conoscenza del fenomeno a livello regionale e comunali, affidando al Cnr la conduzione dello studio Gaps Umbria".
 

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