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Minore gestisce sala giochi abusiva, padre lo controlla dallo smartphone

13 gennaio 2020 - 09:21

Nel quartiere Librino di Catania, la Polizia scopre sala giochi abusiva gestita da un minore, controllato via smartphone dal padre che percepisce il reddito di cittadinanza.

Scritto da Redazione
Minore gestisce sala giochi abusiva, padre lo controlla dallo smartphone

Un’attività abusiva di sala giochi con annesso bar e vendita di bevande alcoliche, allestita all’interno di un immobile di proprietà del Comune, gestita da un ragazzo di 14 anni, che non frequenta la scuola dell’obbligo, mentre il padre lo controlla dal sistema di videosorveglianza collegato al suo telefono.

A scoprire la vicenda gli agenti di Polizia del commissariato Librino, quartiere di Catania non nuovo a fatti inerenti situazioni di gioco illegale.

 

Durante il controllo di polizia, si legge in una nota della Questura, "sono stati identificati minori dagli anni 12 ai 16 intenti a giocare a carambola con scommessa finale in denaro e, circostanza aggravante, è che a detenere i soldi delle scommesse era il gestore di 14 anni.

Inoltre, è stato identificato un dipendente, privo di contratto di lavoro, che percepisce 10 euro al giorno, meno di 2 euro l’ora e ha dichiarato di accettare tale misera somma poiché in stato di necessità e non ha alternative.
La fornitura elettrica dell’immobile, privo del contatore della luce, tra l’altro impossibile da istituire poiché di proprietà del citato Ente pubblico, veniva fornita dall’abitazione del suddetto detenuto il cui nucleo familiare, tra l’altro, percepisce il reddito di cittadinanza, pari a 800 euro al mese, anche grazie alla falsa attestazione di essere disoccupato.
Pertanto, l’immobile è stato sottoposto a sequestro penale unitamente al telefonino del padre del minore, da cui si vedono anche le immagini dei giorni precedenti che ritraggono il figlio minore lavorare e i molteplici avventori, i soldi proventi dall’illecita attività di gioco e scommesse clandestine, 3 mazzi di carte da gioco, l’agenda con su scritta, di pugno dal minore, la contabilità dell’attività e, infine, la chiave dell’immobile.
Durante le operazioni di polizia, sono stati convocati i genitori ai quali sono stati affidati i minori ricordandogli i diritti e obblighi derivanti dalla potestà genitoriale.
Per i fatti in argomento e per le ulteriori sanzioni, oltre l’Autorità Giudiziaria, sono stati notiziati: Guardia di Finanza, Inps, Polizia Locale e Ufficio delle Entrate".
 

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