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Piacenza, Barbieri: 'Coronavirus, chiusi bar, sale giochi e scommesse'

26 febbraio 2020 - 08:52

Come annunciato, il sindaco di Piacenza vara ordinanza per limitare la diffusione del Coronavirus e chiude anche sale giochi e scommesse, e i bar dalle ore 18 alle 6.

Scritto da Redazione
Piacenza, Barbieri: 'Coronavirus, chiusi bar, sale giochi e scommesse'

Mi rendo conto che inevitabilmente questa situazione potrà avere ripercussioni economiche sul nostro territorio, come già ha, e posso garantire sin d’ora che mi farò portavoce delle esigenze e delle difficoltà di tutte le categorie interessate”.

Sono le parole con cui il sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, accompagna il varo dell'annunciata ordinanza comunale che integra le disposizioni già assunte dalla Regione Lombardia per contenere la diffusione del Coronavirus, dopo i numerosi casi registrati proprio in questa zona.

Tale misure saranno valide sino a domenica 1° marzo.

 

In particolare, il provvedimento stabilisce la chiusura dei locali notturni (discoteche, sale da ballo e pubblici esercizi con intrattenimento), così come i cinema, le sale giochi e le sale scommesse.
 
Chiuse anche tutte le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private – inclusi gli istituti di formazione e musicali (compreso il Conservatorio Nicolini), gli asili nido e le scuole d’infanzia – con conseguente sospensione dell’attività educativa (compresi i Centri educativi), degli stage lavorativi e delle attività laboratoriali. È fatta eccezione unicamente per i dirigenti e il personale strettamente necessario all’espletamento di attività inderogabili.
È inoltre sospesa l’attività didattica per tutti gli atenei cittadini.
 
Accanto alla sospensione di tutti i mercati settimanali cittadini all’aperto, è prevista la chiusura – dalle ore 18 alle 6 del mattino successivo, orario in cui si presume ci sia la maggiore aggregazione di persone – dei bar, incluse le attività che effettuano servizio di piccola cucina, con la sola eccezione dei servizi bar dedicati agli ospiti di strutture ricettive o clienti dei ristoranti.
 
È inoltre prevista la chiusura, nelle giornate di sabato e domenica, degli esercizi non alimentari collocati all’interno delle gallerie commerciali.
 
Sino a domenica 1° marzo si conferma anche la chiusura dei Centri diurni e dei servizi semi-residenziali per anziani e disabili, di tutti gli impianti sportivi (comprese le palestre) pubblici e privati siti sul territorio comunale, con sospensione e conseguente rinvio a data da destinarsi delle manifestazioni sportive previste a Piacenza, compresi gli eventi di categoria dilettantistica e non competitivi. Saranno consentiti unicamente gli allenamenti delle società sportive professionistiche o assimilabili, purchè si svolgano a porte chiuse, in strutture ordinariamente deputate alle competizioni, senza presenza di pubblico e garantendo la chiusura dei varchi di accesso. Non è consentito l’utilizzo di palestre all’interno delle scuole.
 
Sarà sospeso il servizio al pubblico di tutte le biblioteche comunali e sarà chiuso lo sportello Iat per l’informazione e l’accoglienza turistica.
 
Per quanto non espressamente previsto dall’ordinanza comunale, restano valide le prescrizioni contenute nell’ordinanza ministeriale n. 1 del 23 febbraio scorso, riguardante le “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019”.
 
 
“Vorrei evidenziare – prosegue il sindaco Patrizia Barbieri – che le misure si ritengono commisurate alla luce delle ultime risultanze sanitarie e delle conseguenti precauzioni. Ciò che serve oggi è contenere la rapida diffusione di un virus che si caratterizza per la contagiosità elevata. A fronte di ciò, a mio avviso, responsabilità di un sindaco dev’essere quella di contribuire ad attuare azioni concrete, volte a non favorire il contagio: da qui le iniziative dell’ordinanza. Peraltro, lo stesso Consiglio dei ministri, in persona del Presidente, ha ritenuto di invitare a condividere soluzioni che siano il più possibile omogenee, proprio per essere efficaci; e noi, così vicini alla zona rossa, abbiamo ritenuto di guardare ad alcune misure che la vicina Lombardia sta già attivando nella zona gialla, che ad oggi presenta una realtà più simile a quella piacentina.
Mi rendo perfettamente conto che queste misure possono essere impopolari e non gradite ma, ripeto, al primo posto dev’esserci la salute dei cittadini. Il lavoro di questi giorni sull’emergenza è stato, ed è, intensissimo; e così sarà ancora in questa continua fase di monitoraggio costante, che con il preziosissimo ausilio del prefetto, della Direzione Usl e di tutte le Istituzioni militari e civili si sta portando avanti con la massima attenzione”.
 

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