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Coronavirus, Comune Napoli: 'Locali pubblici, pulizie extra e disinfezione'

28 febbraio 2020 - 16:07

In vigore anche a Napoli alcune norme per la prevenzione del Coronavirus, a cominciare dalla pulizia straordinaria e disinfezione dei locali pubblici e di intrattenimento.

Scritto da Redazione
Coronavirus, Comune Napoli: 'Locali pubblici, pulizie extra e disinfezione'

Anche il Comune di Napoli si adegua alla circolare del ministero della Salute e vara le sue “Misure cautelari e preventive volte al contenimento del rischio contagio da Covid-19”, indirizzate anche ai locali pubblici e di intrattenimento.

In particolare, nella sua ordinanza il sindaco Luigi De Magistris ordina “ai titolari e gestori dei pubblici esercizi di somministrazione; esercizi di media e grande distribuzione; attività commerciali in sede fissa; chalet; uffici pubblici e privati se aperti al pubblico; impianti sportivi al coperto e palestre; attività artigianali, alimentari e non; luoghi di pubblico spettacolo e trattenimento; luoghi ed edifici di culto; spazi comuni di alberghi, strutture ricettive e locali destinati a locazioni brevi; luoghi aperti al pubblico (compresi musei, stazioni, porto ed aeroporto) e comunque di ogni altro luogo non aperto al pubblico, a qualsiasi titolo adibito ad assembramento di persone, di effettuare, entro 10 giorni dalla presente ordinanza, interventi di pulizia straordinaria e disinfezione delle superfici e degli ambienti con i prodotti chimici, secondo il decalogo pubblicato dall'Istituto superiore della sanità nel febbraio 2020".

 

Inoltre, è obbligatorio "esporre all'esterno del locale in modo visibile all'utenza e agli organi preposti al controllo idonea attestazione dell'avvenuto intervento di disinfezione oppure certificazione della ditta incaricata; assicurare, all'esito dell'avvenuta attività straordinaria di disinfezione, un'attività di pulizia ordinaria conforme alle direttive ministeriali, garantendo una frequente aerazione dei locali; posizionare appositi dispensatori di disinfettante o antisettico per le mani; esporre in modo visibile il citato decalogo dell'Istituto Superiore della Sanità".
 
I trasgressori dell'ordinanza saranno puniti mediante l'applicazione della sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro con pagamento in misura ridotta di 50 euro di cui all'art. 7bis comma 1bis del Tuel 267/2000.
 
L'ordinanza infine raccomanda "a tutti gli abitanti il rispetto delle buone prassi declinate dal ministero della Salute nel citato decalogo; a tutti coloro che negli ultimi 14 giorni abbiano transitato nelle aree oggetto di provvedimenti restrittivi da parte delle autorità sanitarie di comunicare tale circostanza agli organi competenti; ai datori di lavoro di favorire, ove necessario, modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa (cd. lavoro agile), nonché di evitare il sovraffollamento degli uffici aperti al pubblico dei locali frequentati da personale esterno anche attraverso lo scaglionamento degli accessi e di assicurare la frequente aerazione degli stessi".
 

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