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SgI, Zapponini: 'Operatori gioco fermi, servono misure di tutela'

10 marzo 2020 - 13:06

Il presidente di Sistema Gioco Italia, Stefano Zapponini, invia lettera a Mef e Adm per chiedere tutele per le aziende del gioco, visto il fermo delle attività imposto dall'emergenza Covid-19.

Scritto da Redazione
SgI, Zapponini: 'Operatori gioco fermi, servono misure di tutela'

Sistema Gioco Italia, la Federazione di filiera del gioco e intrattenimento di Confindustria, in merito all'emergenza epidemiologica da Covid-19 che coinvolge le aziende del comparto del gioco, chiede l'intervento del ministero dell'Economia e delle finanze e dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli.

"In considerazione delle prescrizioni del Dpcm del 8.3.2020 e del 9.3.2020 - si legge nella lettera del presidente SgI, Stefano Zapponini - per gli esercizi che offrono gioco pubblico, Sistema Gioco Italia chiede l’introduzione di misure urgenti ed indispensabili per poter gestire il fermo delle attività di gioco, con l’obiettivo di assicurare la sostenibilità finanziaria, nei prossimi mesi, delle reti organizzative e dell’intera filiera che garantisce gli investimenti e la gestione dei giochi pubblici. Si rendono pertanto necessari i seguenti interventi per affrontare gli effetti derivanti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19".
 
"Chiediamo l'immediata sospensione, fino alla cessazione dello stato di emergenza, dei termini per il versamento, da parte dei concessionari, del prelievo erariale unico, dellimposta unica e dei canoni di concessione e di qualunque somma dovuta per la gestione telematica degli apparecchi da intrattenimento e per la raccolta delle scommesse e del bingo, con pagamento, successivo alla cessazione dello stato di emergenza, esclusivamente in forma dilazionata in 12 rate mensili.
La restituzione di quota parte dell’importo versato e/o da versare relativo alla proroga delle concessioni scommesse e bingo , da determinarsi in funzione del periodo di chiusura dei punti di vendita".
 
"Chiediamo la previsione di procedure che consentano - si legge ancora - straordinariamente per il periodo di durata delle limitazioni all’attività, l’interruzione della maturazione automatica (forfetaria) di prelievo erariale Awp.
Celere determinazione e liquidazione degli importi dei depositi cauzionali versati dai concessionari per gli apparecchi da intrattenimento relativamente all’esercizio 2019, a seguito della cessazione dello stato di emergenza e per la durata di un anno, attivazione del meccanismo di postergazione a 90 giorni del pagamento della quota erariale del 12 percento, delle cartelle di gioco del bingo e l'individuazione di misure tecniche che intervengano sulla sterilizzazione dell’impatto delle chiusure dei punti di vendita sui livelli di servizio degli apparecchi da intrattenimento, al fine del futuro ottenimento degli importi dei depositi cauzionali versati dai concessionari per gli apparecchi da intrattenimento relativamente all’esercizio 2020.
Inoltre, chiediamo l'individuazione per il settore del gioco legale, al pari degli altri settori economici del Paese impattati dall’emergenza, di misure economiche strutturali di sostegno ed indennizzo. Celere previsione di forme di Cassa integrazione in deroga sia per aziende del settore che possono già usufruire di Cig e Fondo integrazione salariale sia per quelle che, a legislazione vigente, non possono beneficiarne.
Si richiede, inoltre, l’apertura di un tavolo tecnico di confronto, per gestire le numerose problematiche legate alla gestione operativa e rispetto degli adempimenti concessori (a mero titolo di esempio: impatto su tutti i livelli di servizio, rischio di decorrenza dei termini per la riscossione delle vincite per i punti vendita chiusi, termini di decadenza dei nulla osta delle Awp, difficoltà nel rispetto dei livelli di servizio nonché del raggiungimento del 25 percento dei controlli sulla rete Adi, difficoltà nel ritiro dei Noe e Nod, gestione dei contenziosi in corso legati a contestazioni pervenute di recente e per le quali eventuali valutazioni di scritti difensivi da parte di Adm possono subire rallentamenti che costringono i soggetti a effettuare versamenti che potrebbero evitare in ipotesi di archiviazione, ecc.)".
 

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