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Covid-19, tabaccai: 'Bloccare i costi per supportare la categoria'

31 marzo 2020 - 11:20

Di fronte alle restrizioni alla raccolta di gioco imposte per contenere il Covid-19, le rappresentanze dei tabaccai chiedono sostegno economico e blocco dei costi per tutelare la categoria.

Scritto da Fm
Covid-19, tabaccai: 'Bloccare i costi per supportare la categoria'


"Siamo in una fase di totale emergenza, quindi serve il coraggio di prendere decisioni eccezionali. L'unico modo per tenere a galla la buona parte del settore è bloccare i costi, che continuano a correre anche se le attività sono ferme.
Per questo, ragioniamo con i Monopoli di Stato per la sospensione dei costi di concessione, cercando di capire quale sarà il momento giusto in cui gradualmente si potrà ripartire con l'offerta dei prodotti meno aggressivi".

Così Giorgio Pastorino, presidente nazionale del Sindacato totoricevitori sportivi illustra a Gioconews.it gli scenari e le richieste per il comparto delle tabaccherie, alla luce dei provvedimenti che in queste settimane hanno decretato progressivamente la restrizione della raccolta di gioco.
Con la sola eccezione del gratta e vinci, dopo la determina di Adm in vigore da oggi, 31 marzo. 

STS: "SÌ A PRODOTTI A ESTRAZIONE DIFFERITA DA FINE APRILE" - "La mia speranza è che qundo il picco della diffusione del Covid-19 verrà raggiunto e cominceranno a scendere i numeri si possano tornare ad offrire prodotti con estrazioni differite che già poco prima delle chiusura stavano incassando poco. Sono prodotti che non creano assembramenti, quindi magari da fine aprile si potrebbe iniziare a rilanciarli. Sul resto mi pare tutto più complicato, le scommesse sono un prodotto fermo di suo per lo stop degli eventi, le slot sono più problematiche perché il cliente in questo caso si ferma di più", prosegue Pastorino, ricordando che la raccolta di gioco incide per circa il 40 percento sul fatturato complessivo delle tabaccherie "che difficilmente possono stare in piedi solo con la vendita di tabacchi o l'offerta di servizi". E che il settore del gioco "era già al limite nella situazione 'normale' per via dei continui aumenti del Preu imposti dal Governo negli ultimi anni".

Per poi concludere: "La ripartenza sarà comunque lenta anche quando si potrà giocare di nuovo, molte attività non riapriranno più, le persone si comporteranno diversamente e ci vorrà tempo perché recuperino l'abitudine di entrare normalmente nei negozi, stare a contatto con gli altri".
 

UTIS: "PENSARE AL DOMANI GIÀ DA OGGI" - Dal versante delle totoricevitorie arriva anche il commento di Stefano Sbordoni, presidente dell'Utis.
"Sul fronte sanitario ovviamente non possiamo che essere d'accordo con le misure del Governo e dei Monopoli, nel momento dell'emergenza, se con tali provvedimenti si toglie un ulteriore motivo di uscire di casa e si limita la permanenza negli esercizi.
Visto che però questo va a prosciugare completamente tutte le possibilità di reddito di un'intera categoria, chiediamo misure di supporto per attutire o assorbire questo colpo. Ma è necessario pensare a tali misure già da oggi, senza perdere altro tempo", rimarca Sbordoni.
Che poi chiede un impegno anche alla politica: "Quello di non approfittare di questo momento per fare proclami contro il gioco. Ricordo che dalle restrizioni alla raccolta non perde solo la filiera, ma l'intera comunità, visto che gli introiti del gioco tornavano al cittadino in grande misura e facevano già parte della contabilità di Stato".
 

FIT: "I MONOPOLI SOSPENDONO L'UNA TANTUM" - Dalla Federazione italiana tabaccai invece giunge la notizia che l'Agenzia delle dogane e dei monopoli "ha sospeso il versamento dell’una tantum prevista per i rinnovi, subentri e volture dovute dal 30 marzo 2020 al 31 maggio 2020".
I versamenti sospesi saranno successivamente effettuati in unica soluzione dopo il 30 maggio oppure in 5 rate mensili di cui la prima con scadenza al 30 giugno.
"Si tratta di un provvedimento importante con il quale l’Agenzia, venendo incontro alle nostre istanze in rappresentanza della rete, consente ai tabaccai di poter far fronte alla grave crisi di liquidità in cui si trovano esonerandoli momentaneamente del pagamento di tali somme dovute allo Stato. Continueremo a lavorare su questi temi cercando di garantire alla rete ogni soluzione utile a superare l’attuale momento di crisi", commenta la Fit.
 

UIT: "STATO TORNI CENTRALE" - Infine Pasquale Genovese, presidente dell'Unione italiana tabaccai, commenta: "Sicuramente di fronte a questo momento di emergenza nazionale per la pandemia di Covid-19 si possono capire le difficoltà del Governo e delle istituzioni, ma anche il mondo delle imprese attaversa non poche difficoltà.
La pausa fino al 14 aprile ci schiaccia ulteriormente, considerando che venivamo da un periodo non positivo, con un possibile default già alle porte, con il 20 percento della nostra filiera che aveva già gravi problemi ad accedere al credito.
Oggi la mancanza di liquidità è diventato un problema nazionale, ma è fortissimo per noi che siamo gestori di concessioni dove le merci vengono tutte pagate in anticipo.
Quindi, bisogna capire cosa verrà deliberato nel 'Decreto aprile' per le piccole e medie imprese e per le partite Iva. Vorremmo avere un accesso diretto al credito che possa essere gestito in garanzia con lo Stato per non far saltare la filiera.
Poi auspichiamo l'annullamento dei pagamenti e l'allentamento delle scadenze", precisa Genovese.
"Credo che ci si stia tutti rendendo conto, sia dal punto di vista personale che fra imprese ed istituzioni, che bisogna rivedere il modello economico attuale, e dare una maggiore centralità allo Stato, renderlo più forte, così come si sta rendendo necessario per la sanità".
 
I CANONI GIÀ SOSPESI - Proprio oggi, quindi, Sisal ha comunicato la sospensione dei canoni relativi ai mesi di aprile e maggio per la raccolta del Superenalotto e delle scommesse ippiche e sportive effettuata presso i relativi corner. "Tale decisione è stata adottata in accoglimento delle diverse istanze che Fit e Sts, fin dall’acuirsi della crisi Covid-19, hanno avanzato a Sisal, come a tutti gli altri concessionari dei giochi pubblici, affinché si adottassero tutte le soluzioni più idonee a fornire un concreto aiuto alla rete dei ricevitori, fortemente colpiti e danneggiati dall’emergenza", si legge in una nota congiunta delle due rappresentanze. "Non si tratta di un annullamento dei canoni, ma di una sospensione; difatti i canoni di aprile e maggio saranno recuperati a partire dal mese di luglio, dilazionati in sei rate, ma allo stato attuale sicuramente, con l’emergenza che stiamo vivendo, rappresentano senz’altro un importante aiuto a tutti i ricevitori. Auspichiamo che anche il concessionario Lotterie Nazionali posticipi l’avvio della riscossione dei canoni sul G&V la cui decorrenza, ricordiamo, è già fissata a giugno".
 

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