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Più pagamenti contactless con Covid-19: cambio anche nel gaming

06 giugno 2020 - 06:37

In un nuovo rapporto sulle tendenze dei consumatori, emerge il cambiamento dei metodi di pagamento: con conseguenze anche nel gaming.

Scritto da Vincenzo Giacometti
Più pagamenti contactless con Covid-19: cambio anche nel gaming

Tra i cambiamenti sollecitati o provocati dalla pandemia da Covid-19 c'è anche quello nelle abitudini dei consumatori relativamente ai metodi di cambiamento. Con uno spostamento, netto, verso i pagamenti digitali che si è realizzato anche in Italia e che avrà un inevitabile impatto anche nel mondo del gaming. A fotografare la situazione prima e dopo la pandemia è il rapporto “Global Consumer Trends - The New Normal”, realizzato dalla società Dynata, attraverso un campione di oltre 11mila interviste condotte in 11 paesi con mille interviste realizzate in ciascuno di essi.

All'interno dell'Unione Europea è emerso che l'11 percento delle persone in Germania e il 13 percento in Italia non disponevno di “card” e di app telefoniche per effettuare pagamenti prima della pandemia. Una cifra che corrispondeva a circa il doppio rispetto alle percentuali riscontrate nel Regno Unito, in Francia, nei Paesi Bassi e in Spagna – e, similmente, negli Stati Uniti – dove il dato era del 10 percento. Il Canada era più vicino alle tendenze europee con il 3 percento e anche i paesi dell'Asia-Pacifico come Cina, Australia e Singapore tendevano ad avere un basso numero di persone che non avevano forme di pagamento alternative.

Guardando anche i tipi di carte, chip e Pin o chip e firma, le differenze erano marcate. La più alta percentuale di app contactless o telefoniche si registrava in Cina, dove il 90 percento ne ha almeno una. Anche Singapore rientrava per l'85 percento in quella categoria. Il Regno Unito ha l'81 percento di persone che utilizzava sistemi contactless, l'Australia il 78 percento, ma negli Stati Uniti solo il 40 percento aveva i mezzi per pagare contactless.
 
IL CAMBIAMENTO CON LA PANDEMIA - Dopo lo scoppio del Covid-19 e il consiglio generale di utilizzare carte anziché contanti e contactless anziché chip e Pin o chip e firma - e questo è stato solo negli ultimi mesi - c'è stato un forte aumento della disponibilità di metodi contactless. Gli Stati Uniti hanno visto il più grande movimento, dal 38 percento al 46 percento delle persone che ora possiedono un metodo di pagamento contactless.
Il concetto di "il contante è il re" si è dunque ritirato rapidamente. Prima della pandemia il 22 per cento degli intervistati in tutti i paesi esprimeva una preferenza per il contante. Questa è ora scesa di sette punti al 15 percento con il più grande calo in Germania, dove quelli che esprimono una preferenza per i contanti sono scesi dal 43 percento al 33 percento. Anche in Italia e Spagna ci sono forti cali nella preferenza per il contante come principale metodo di pagamento, rispettivamente in calo di 10 e 13 punti.
La Spagna ha visto il più grande spostamento percentuale dal contante con il 29 percento che preferisce il passaggio al contante al solo 17 percento, con una riduzione del 43 percento. Un altro grande spostamento è stato nel Regno Unito con il 42 percento, in Cina con il 40 percento e in Canada con lo stesso spostamento.
 
TREND DESTINATO A RIMANERE - È interessante notare che tra il 25 percento delle persone che non utilizzavano la capacità contactless prima della pandemia, circa un terzo di loro afferma che è estremamente probabile o molto probabile che lo farà presto. Il team che ha condotto l'indagine spiega: “Sembra che la pandemia abbia accelerato lo spostamento dal contante alla plastica e dal Pin o dalla firma su plastica ai metodi contactless, sia tramite carte che app per smartphone. Sembra improbabile che i comportamenti contactless appresi o rafforzati durante la pandemia vengano abbandonati dopo che sarà finita. "L'esempio di paesi che sono più "avanti" nel passaggio al digitale dimostra quanto sia semplice, conveniente e facile pagare con carta rispetto ai contanti. È anche più sicuro per il rivenditore, anche per attività banali e di basso valore come l'acquisto di un drink in un bar o una pagnotta di pane in una panetteria."
 
IMPATTO NEL GAMING – Tra le conseguenza di questo importante cambiamento, tuttavia, è opportuno considerare anche quelle che si avranno nel mondo del gaming. Anche in Italia, dove si è sempre avuta una scarsa propensione ai pagamenti digitali (e, diciamola tutta, tracciabili) il trend è ormai destinato a consolidarsi, con chi ha sperimentato le nuove opportunità che difficilmente tornerà indietro. Anche se non sparirà di certo il contante, né ora né mai, ma il cambiamento non potrà essere ignorato, neanche nel gioco e nel gaming retail. Tanto più pensando che tra i criteri di riapertura delle sale da gioco ci sono una serie di regole che impongono una gestione diversa delle transazioni rispetto a prima, minimizzando le possibilità di contagio e ottimizzando i flussi di visitatori, che impongono l'adozione di sistemi digitali, come quelli di prenotazione della giocata o di pre-pagamento che stanno già prendendo piede nelle Agenzie di scommesse e non solo. Ma di certo nei prossimi mesi si assisterà alla diffusione di nuove soluzioni e allo sviluppo di nuovi prodotti.

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