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Tra fisico e digitale: il futuro del gaming passa anche per le fiere

20 luglio 2020 - 10:44

Tra slittamenti, cancellazioni e trasferimenti online, a inaugurare la nuova stagione delle fiere di settore nell'era post-Covid sarà Enada, seguita da Acos: a rischio Iaapa Orlando e l'Eag di Londra.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Tra fisico e digitale: il futuro del gaming passa anche per le fiere

 

Tra i settori che hanno risentito maggiormente del lockdown e, più in generale, dell'intera emergenza sanitaria provocata dalla pandemia da Covid-19 c'è quello degli eventi fieristici. Un settore, questo, che attraversa una serie di comparti industriali legandosi indissolubilmente a ognuno di essi, rispondendo in maniera diretta a ogni situazione di sviluppo o di crisi che riguarda ogni singoli settore. Sta di fatto, tuttavia, che di fronte a un'emergenza come quella attuale che impone ai governi di adottare misure contenitive anche estreme, come il divieto di assembramento ancora oggi vigente nel nostro paese dopo il prolungamento delle misure di emergenza (per ora, fino al 31 luglio), a farne le spese sono proprio le organizzazioni fieristiche in prima persona, visto che una fiera è per sua stessa definizione un “momento di assembramento” e ciò impone la serrata totale degli eventi, al di là delle rispettive sorti di ogni singolo settore.

Nell'industria del gaming, come del resto in ogni altro comparto economico e produttivo a livello globale, l'impatto del Covid-19 sulle manifestazioni di settore è stato già particolarmente evidente in questi mesi, visto che il lockdown e l'esplosione della pandemia si sono sviluppati proprio nella stagione di maggiore concentrazione degli eventi fieristici qual è la primavera. Provocando lo slittamento, la cancellazione o il rinvio a data di destinarsi dei principali eventi in tutto il mondo. E continuando a mietere vittime, settimana dopo settimana, man mano che il numero di contagi non sembra diminuire sul pianeta.

IL CASO ITALIANO - In Italia, in particolare, a subire uno slittamento (anzi, due) è stata la fiera nazionale del comparto Enada: inizialmente in programma a marzo, come tradizione, e subito rinviata a fine aprile, per poi essere ulteriormente rinviata a inizio ottobre: cioè nel periodo in cui, normalmente, si disputava l'edizione autunnale della kermesse, nell'abituale appuntamento capitolino, che quest'anno dovrebbe rappresentare un momento unico, per l'intero anno, unendo nella sede di Rimini le due edizioni di primavera e autunno. Con l'auspicio di poter celebrare davvero l'avvenuto della bella stagione, che quest'anno si sta decisamente facendo attendere, lavorativamente parlando, per gli addetti ai lavori (e non solo per loro).
Ad oggi, l'Enada di Rimini rimane confermata per i giorni del 30 settembre – 2 ottobre, dopo il piano di sicurezza che il gruppo organizzatore delle kermesse ha predisposto e realizzato nelle proprie sedi espositive, ottenendo anche il via libera da parte delle istituzioni preposte e dei vari tavoli di esperti. Fermo restando che, come per qualunque altro settore e attività economica del paese, in causo di ricadute del virus, aumento dei contagi e nuovo lockdown, tutto sarebbe di nuovo messo in discussione: ma è piuttosto evidente che se tale (nefasto) scenario dovesse davvero verificarsi, saremo di fronte a scenari ben più allarmanti rispetto all'annullamento di una fiera di settore. Per questa ragione, nessuno intende pensare a un'eventualità di questo tipo: e, per fortuna, i dati relativi alla situazione sanitaria continuano ad essere confortanti, almeno nel nostro paese. Ragion per cui i lavori attorno alla fiera proseguono a pieno ritmo e in un clima si sostanziale fiducia. Anzi, a dire il vero, per la prossima edizione di Enada, nonostante l'inevitabile riduzione in termini di presenze di pubblico, che pare già scontata, anche in virtù delle stesse misure di sicurezza che restringono il campo sotto vari profili, le condizioni sembrano essere comunque ideali per un evento in sicurezza e vicino alla normalità, nonostante qualche piccolo accorgimento in più sugli accessi, sulle aree espositive e sullo svolgimento degli eventi. A giocare in positivo, per la kermesse di Rimini, ci sarebbero anche gli altri effetti collaterali provocati dalla pandemia visto che a causa dell'emergenza sanitaria, molti altri appuntamenti internazionali sono stati preventivamente cancellati o rimandati e ciò significa che le fiere che riusciranno ad andare in porto, diventeranno ancora più preziose a livello di business. Per quanto riguarda Enada, per esempio, la cancellazione dell'edizione 2020 della fiera Iaapa in versione europea, la rende il primo e più importante evento per l'industria dell'Amusement, cioè del puro intrattenimento: diventando così un momento ancor più imperdibile per le aziende del settore.
 
GLI ALTRI EVENTI DI GAMING - Per la stessa ragione, probabilmente, anche il più piccolo evento Acos di Londra (Autumn Coin-Op Show), in programma dal 21 al 22 ottobre nel centro espositivo Olympia della capitale inglese, ha confermato le date rilanciando i propri obiettivi. Ancor più se – come si continua a discutere in queste ore – dovesse saltare anche la celeberrima fiera Iaapa di Orlando, in Florida, che rappresenta un punto di riferimento a livello mondiale, fino ad oggi in programma dal 17 al 20 novembre. A giocare in sfavore di quest'ultima, infatti, non è soltanto la situazione – comunque particolarmente critica – in cui si trovano gli Stati Uniti in termini di contagi e diffusione del virus: ma anche e soprattutto per via della portata globale dell'evento. Oltre ai rischi a cui andrebbero incontro espositori e visitatori che minacciano di scoraggiare notevolmente le presenze in fiera, eventi di questa portata rischiano di subire impatti a dir poco devastanti a causa delle varie e diverse restrizioni adottate dai singoli paesi anche per gli spostamenti, a cui si aggiungono anche le crisi che stanno facendo saltare diverse compagnie aeree internazionali. Una serie di situazioni che rendono difficile anche soltanto viaggiare o programmare una trasferta lavorativa e che andrebbero – di conseguenza – a scoraggiare l'adesione a una fiera. Anche per questa ragione, un gruppo leader nel settore come Clarion Events, ha giocato d'anticipo facendo slittare di due mesi e mezzo la prossima edizione della celebre Ice London, nonostante la sua abituale e (teoricamente) rassicurante data di febbraio, spostandola alla seconda metà di aprile 2021. Figuriamoci quindi per un evento di analoga portata che si dovrebbe svolgere a novembre. Per eventi come Enada, invece, in cui il carattere degli espositori come pure dei visitatori è prevalentemente nazionale, i problemi di frequentazione e trasferta appaiono minori e quindi l'intera esposizione riesce ad essere più snella e meno soggetta a rischi. Con gli organizzatori che hanno naturalmente adottato delle soluzioni per consentire comunque al pubblico internazionale – e, in particolare, ai buyers esteri – di rimanere comunque sintonizzati all'evento, seguendolo a distanza attraverso l'adozione di tecnologia streaming.
 
EAG A RISCHIO - A fare le spese della pandemia, invece, potrebbe essere anche l'altra tradizionale fiera dell'Amusment, Eag (European Amusement and Gaming Expo) di Londra, in programma dal 12 al 14 gennaio 2021 e anche questa, come Acos, organizzata da Swan Events. Il problema maggiore, per questo show, è legato alla disponibilità della sede espositiva dell'ExCel, che negli ultimi mesi è stato utilizzato come uno degli ospedali di Covid, in cui sono stati allestiti oltre 2mila posti letto, con il governo del Regno Unito che ha deciso di mantenere aperti tali ospedali fino al marzo 2021 in preparazione contro una possibile seconda ondata di virus.
Con la responsabile del gruppo organizzatore, Karen Cooke, che ha fatto sapere che le autorità ExCeL non sono ancora in grado di chiarire la posizione delle fiere programmate per utilizzare il complesso nel frattempo.
 
LA SPOSTAMENTO ONLINE – Nel frattempo, tuttavia, non tutti gli organizzatori di eventi online sono rimasti con le mani in mano o in attesa degli eventi. Anzi. Tutti i principali gruppi si sono subito messi al lavoro per creare nuove soluzioni, sfruttando per lo più il digitale. Anche la stessa Iaapa, durante il lockdown, ha messo a punto una serie di appuntamenti formativi a distanza e predisposto la sua piattaforma di eposizione virtuale. La prima conferenza virtuale di Iaapa si svolgerà a settembre e sarà la prima di una serie dedicata all'America, in programma dal 2 al 3 settembre, seguita da un'altra per le regioni Emea e Aapac, in programma dal 22 al 24 settembre.
“Gli eventi digitali, afferma Iaapa, consentiranno alla comunità globale di riunirsi e prendere parte al programma nei rispettivi fusi orari regionali”.
Tutto questo mente continuano a susseguirsi le voci sul destino della grande fiera annuale organizzata da Iaapa a Orlando. Alcuni prevedono che lo spettacolo sarà cancellato o diventerà molto un evento domestico negli Stati Uniti.
Anche la stessa Clarion Gaming, che si è vista costretta a cancellare alcuni eventi in programma nei mesi scorsi in varie parti del mondo, come Ice North America e Ice Asia, ha puntato sul digitale creando fiere virtuali, che hanno anche avuto discreto successo nel settore. Con l'ultimo esperimento rappresentato da iGb Live, divenuto “online” in sostituzione del tradizionale evento “fisico” di Amsterdam, il quale tuttavia non è stato annullato bensì slittato alla seconda metà di settembre: proponendosi come uno dei primissimi eventi “live” di gaming in Europa post-Covid.
Dopodiché ci sarà Enada, quindi Acos e poi Sigma Malta, a metà novembre: per un sostanziale, sia pur graduale, ritorno alla normalità. Virus permettendo. la crisi provocata dal Covid-19 rischia di far saltare il banco.
 

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