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Ordinanza Liguria, gestori gioco contro chiusura: 'Tutelare il lavoro'

16 ottobre 2020 - 08:56

I gestori delle sale gioco della 'zona rossa' di Genova chiedono incontro urgente a Comune e Regione per ridiscutere chiusura imposta fino al 13 novembre.

Scritto da Redazione
Ordinanza Liguria, gestori gioco contro chiusura: 'Tutelare il lavoro'

“Capiamo la situazione di emergenza sanitaria, ma è per noi importante trovare un compromesso che ci consenta di lavorare in sicurezza, in modo da poter sostenere le spese dei dipendenti e soprattutto riuscire a far vivere dignitosamente le nostre famiglie, che sono giunte ormai allo stremo, visto che è il quarto mese di 12 in cui ci troveremo l’attività chiusa in questo 2020”.

Lo chiedono i gestori delle attività di gioco del territorio di Genova, colpiti dalla recente ordinanza anti-Covid della Regione Liguria, in vigore dal 15 ottobre e per i successivi 29 giorni, che ha sancito la chiusura delle sale gioco, delle sale scommesse e dei circoli ludico-ricreativi nel centro storico e nei quartieri di Sampierdarena, Cornigliano e Rivarolo.


Un appello che ha portato la Confederazione gestori sale scommesse a scrivere all’Ufficio Commercio del Comune di Genova, all’Ufficio di presidenza della Regione Liguria ed alla segreteria del sindaco di Genova, per richiedere un incontro urgente con le istituzioni locali.

“Le nostre attività hanno tutte un dipendente alla porta o comunque un campanello che permette di contingentare gli ingressi. Dal punto di vista dell’offerta scommesse sportive un membro del personale, provvede al mantenimento delle distanze all’interno della sala, mentre per quanto riguarda invece l’offerta di gioco dagli apparecchi Awp e Vlt (ove presenti), sono tutti posizionati a distanza di 1,5 metri ed igienizzati immediatamente, ogni volta che vengono utilizzati. Ognuno di noi ha predisposto anche un pannello all’entrata per la misura della temperatura corporea, o comunque dotato la propria agenzia di un termoscanner”, sottolineano i gestori.
Inoltre “ci teniamo a precisare che nei tabacchi di 30-35 metri quadri accanto alle nostre attività è possibile effettuare tutti i nostri servizi, dalle scommesse alle slot, con conseguente sovraffollamento di persone.
Siamo delusi perché avremmo preferito almeno essere messi tutti sotto la stessa luce, invece non solo questa chiusura imposta, ma dovremmo poi affrontare, in fase di riapertura, anche il problema dei clienti che si abitueranno ad usufruire dei nostri servizi da altre parti, a seguito di una concorrenza 'sleale'’ fatta in questo periodo da chi non è soggetto a restrizioni o chiusura totale, come: tabacchi, bar o internet point, molti dei quali, posizionati proprio accanto alle nostre attività. Chiediamo un incontro chiarificatore nel più breve tempo possibile, vogliamo dimostrarvi che le nostre attività rispettano come e forse anche più delle altre, tutti i protocolli e le norme di sicurezza per combattere e prevenire il contagio da Covid-19”.

IL COMMENTO DI SPIRITO (CGSS) - “È triste dover tornare ad affrontare i problemi di sempre - dichiara il presidente della Confederazione gestori sale scommesse, Giuseppe Spirito - ma ormai sembra che la caccia alle streghe sia ricominciata. In questo periodo, in cui eravamo impegnati a portare avanti gli obiettivi che ci eravamo prefissati in collaborazione con Confcommercio, ci troviamo nuovamente davanti ad ordinanze senza senso, che non fanno altro che discriminare il settore del gioco legale.
Dall'ordinanza della Regione Campania a quella di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, che coinvolge la città di Genova, con nuove misure per l’emergenza legata al Covid-19 fino al prossimo 13 novembre. Sale giochi, sale scommesse e sale bingo, resteranno chiuse fino al termine dell’ordinanza come ha spiegato il sindaco di Genova, Marco Bucci. Sono in costante contatto con il nostro Coordinatore Liguria, che sta svolgendo un eccellente lavoro e sta tentando tutte le strade percorribili, per ottenere un incontro con Regione e Comune. Temo che dovremo prepararci ad affrontare nuove battaglie nei prossimi giorni, ma questo sicuramente non ci spaventa, forti delle recenti esperienze che ci sono servite a rafforzare il nostro settore”.

 

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