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Quanto è diffuso il Gap nel Lazio? Da Regione 100mila € per ricerca Asl

03 dicembre 2020 - 10:55

La Regione Lazio stanzia 100mila euro per ricerca dell'Asl Roma 1 di 18 mesi sulla diffusione del Gap, ma il distanziometro retroattivo sarà in vigore dal 30 giugno 2021.

Scritto da Fm
Quanto è diffuso il Gap nel Lazio? Da Regione 100mila € per ricerca Asl

Un popolare detto insegna che ha poco senso "chiudere la stalla quando i buoi sono scappati" ma spesso i tempi (e i modi) della politica non tengono conto di questo assunto.

È il caso della Regione Lazio che, dopo aver approvato a marzo una nuova normativa sul gioco - con l'estensione dell'applicazione del distanziometro anche alle attività già in essere, fortemente criticata dagli operatori, auditi ad ottobre in Consiglio  - ora approva lo stanziamento di 100mila euro a favore dell'Asl Roma 1 - Dep Lazio, per un apposito progetto di ricerca "finalizzato nello specifico, alla individuazione della disponibilità di gioco a livello regionale, e dei principali fattori di rischio di dipendenza patologica dal gioco ad essa correlati, sanitari, sociosanitari e socioeconomici".

Nel tentativo, forse, di rimediare, e di andare incontro alle richieste avanzate dalle rappresentanze del settore per tutelare i 13mila occupati laziali, dopo l’apertura di un dialogo con le tre commissioni consiliari – Affari costituzionali, Lavoro e Sviluppo economico – sul gioco pubblico legale.

Secondo quanto si legge nella determinazione della Direzione inclusione sociale, pubblicata sul Bollettino ufficiale regionale del Lazio del 3 dicembre, "risulta opportuno promuovere studi a carattere regionale volti a sopperire alla carenza di dati epidemiologici regionali validi, per il corretto dimensionamento del fenomeno a supporto della programmazione degli interventi regionali di contrasto alle dipendenze da gioco d’azzardo; una ricerca mirata all’individuazione delle relazioni causali tra il fenomeno delle patologie da gioco d’azzardo e le caratteristiche individuali, ambientali socioeconomici che ne favoriscono lo sviluppo, permette di evidenziare i fattori di rischio e pianificare adeguate azioni di contrasto, individuando altresì le necessarie priorità nell’ambito dei programmi finalizzati alla prevenzione e alla cura".
 
Nel complesso, rimarca la determina, "è necessario ampliare le conoscenze per mettere in campo strategie di risposta al fenomeno del gioco d’azzardo, su base regionale, indirizzando le azioni verso obiettivi specifici e diversificati, all’interno di una pianificazione degli interventi complessiva, sistematica e coordinata".
 
L'ITER E I CONTENUTI DELLA RICERCA - I tecnici quindi ricordano che il "Piano regionale biennale sul gioco d’azzardo patologico 2017-2018, con parere positivo del ministero della Salute e approvato con la deliberazione della Giunta del 19 dicembre 2017, n. 904 prevede tra le altre azioni, studi e ricerche sul fenomeno del gioco d’azzardo, con uno stanziamento pari a 150mila euro" e che "l’Osservatorio regionale sul gioco d’azzardo ha invitato il Dipartimento di Epidemiologia della Asl Roma 1, ad una riunione che si è tenuta il 19 giugno 2020 e nella quale sono state individuate le possibili linee di azione per una ricerca epidemiologica sul fenomeno del gioco d’azzardo nella Regione Lazio; è stato successivamente richiesto alla Asl Roma 1 - Dep Lazio, un apposito progetto di ricerca finalizzato nello specifico, alla individuazione della disponibilità di gioco a livello regionale, e dei principali fattori di rischio di dipendenza patologica dal gioco ad essa correlati, sanitari, sociosanitari e socioeconomici. Con nota del 28 settembre 2020, la Asl Roma 1 - Dep Lazio ha inviato il progetto di ricerca con una indagine epidemiologica sul fenomeno nella Regione Lazio. L’Area Famiglia, minori e persone fragili successivamente, ha chiesto una integrazione al progetto di ricerca, finalizzata a specificare nel dettaglio le voci dell’analisi dei costi; detta integrazione è pervenuta in data 8 ottobre.
La ricerca, il cui costo complessivo ammonta a 100mila euro, si svolgerà nell’arco temporale di diciotto mesi e si svilupperà secondo azioni, fasi e cronoprogramma puntualmente descritti nella proposta presentata e che riguarderanno in particolare i seguenti aspetti: a) Offerta di gioco sul territorio regionale; b) Potenziale esposizione al gioco d’azzardo; c) Correlazione tra Dga e disponibilità dell’offerta di gioco; d) Individuazione delle aree di deprivazione socioeconomica della Regione Lazio; e) Correlazione tra l’offerta di gioco sul territorio e le aree di deprivazione socioeconomica; f) Stima della prevalenza di potenziale rischio di Dga nella popolazione che afferisce ai servizi della salute mentale; g) Impatto del Dga sulle dinamiche delle relazioni famigliari, sull’indebitamento ed il ricorso all’usura".
 

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