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Riapertura gioco legale, Giocare Italia al Governo: 'Ecco le nostre proposte'

06 marzo 2021 - 10:34

La confederazione Giocare Italia presenta le proposte inviate al Governo per la riapertura del gioco legale in materia di indennizzi, Preu, canoni, conti bancari, leggi regionali e riordino.

Scritto da Redazione
Riapertura gioco legale, Giocare Italia al Governo: 'Ecco le nostre proposte'

"Sono molto preoccupato per l’attuale situazione, in quanto i contagi da Covid-19 continuano ad incrementare. Il settore dei giochi legali, non avendo alcuna responsabilità per tale aumento di contagi, ne viene penalizzato doppiamente, non potendo essere il diffusore del virus visto che è chiuso da tempo.
Come confederazione Giocare Italia continuiamo a lavorare nell'interesse del comparto, in quanto ben consci che, le aziende e i lavoratori, tutti in grandissima sofferenza, confidano nella nostra operatività quotidiana".

A scriverlo è il presidente della confederazione Giocare Italia, Pasquale Chiacchio, che fa il punto sulle ultime attività svolte per la tutela del settore, a cominciare dall'interlocuzione con Governo e Regioni.

LE RICHIESTE AL GOVERNO - "Abbiamo incontrato in Parlamento i vertici di Italia Viva, ai quali abbiamo presentato un documento di proposte e protocollato al presidente Draghi, ai ministri di Economia, Salute, Affari regionali, sviluppo Economico, al presidente della Conferenza delle Regioni e al direttore di Adm.
Tale documento si può sintetizzare come segue: mantenimento dell'apertura delle attività dei giochi legali, in zona gialla e in zona arancio con limitazione oraria, nel rispetto dei protocolli sanitari; indennizzi congrui basati sul fatturato annuo per l'intero settore dei giochi legali penalizzati dai vari Dpcm; cassa integrazione rapida e ristori arretrati immediati; riduzione del Preu ed Imposta unica nella misura del 50 percento dalla ripartenza per almeno 12 mesi (periodo di emergenza) al fine di permettere una ripartenza sostenibile dell'intero settore; abolizione dei canoni di concessione da ottobre 2020 fino alla riapertura delle attività; problematica delle banche; moratoria dei regolamenti regionali per almeno 12 mesi dalla riapertura; apertura tavolo di confronto per riscrivere nuove regole".
 

LAZIO, SARDEGNA E PIEMONTE: I FRONTI "CALDI" - Fra le varie attività portate avanti in questi ultimi giorni quindi Chiacchio segnala: l'incontro in Regione Lazio, per discutere le problematiche della legge sul gioco; l'invio al direttore generale di Adm, Marcello Minenna, di un documento inerente gli ostacoli che il settore dei giochi legali sta subendo nei confronti del sistema bancario, invitandolo a convocare un tavolo di confronto con le istituzioni bancarie; l'invio al governatore della Regione Sardegna di un documento per sensibilizzare le riaperture delle attività dei giochi legali nelle zone bianche, chiedendo un incontro; l'invio di un documento al governatore della Regione Piemonte per annunciare la nostra partecipazione alla manifestazione che si terrà il 18 marzo a Torino in piazza Castello, richiedendo allo stesso un tavolo di confronto per rivisitare la legge regionale del Piemonte e/o una moratoria, per almeno 18 mesi. Infine, la confederazione ha richiesto un incontro ad alcuni ministri ed è in attesa di riscontro.
 

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