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Chiacchio (Giocare legale): 'Settore riapre, prosegue confronto politico'

07 giugno 2021 - 11:28

Chiacchio (Giocare legale) ricorda che con l'ingresso in 'zona bianca' di quattro regioni dovrebbero riaprire circa 1900 aziende del settore.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Chiacchio (Giocare legale): 'Settore riapre, prosegue confronto politico'

"L'Italia inizia a tingersi di bianco. Da oggi 7 giugno, passano in zona bianca altre quattro Regioni e per effetto di questa anticipazione, dovrebbero riaprire circa 1900 aziende di gioco legale, tra agenzie di scommesse, sale bingo e sale dedicate. Una bella notizia che rappresenta la 'luce fuori dal tunnel' per tante attività, dopo oltre 300 giorni di chiusura forzata, per effetto delle chiusure e restrizioni, dovute alle norme anti-Covid".

Così Pasquale Chiacchio, presidente di "Giocare legale" in rappresentanza delle associazioni Agsi, A.Gi.Le, Cgss, Cni, nel ricordare la decisione assunta dal ministro della Salute, Roberto Speranza, di porre in zona bianca Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto che si uniscono a Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna della scorsa settimana. la Sardegna (unica regione che già lo era stata).

"Ai colleghi - sottolinea Chiacchio - auguro buon lavoro e buona ripresa. Ormai il peggio è passato, per coloro che hanno già riaperto, per chi alza la serranda oggi e per chi lo farà, se continua il trend positivo, nelle prossime due settimane. Entro il 21 giugno, tutto il territorio nazionale dovrebbe essere in zona bianca e permettere a tutte le nostre attività, di riprendere quel cammino interrotto lo scorso 26 ottobre. Ma come già sottolineato in passato - conclude - il dovere di 'Giocare legale', non è solo puntare alle riaperture, ma anche al 'modo' delle riaperture. Continueremo in tutte le sedi istituzionali, a porre l'attenzione sui ristori, l'estensione del credito d'imposta, l'apertura di linee di credito, il rapporto con le banche, la riduzione del Preu e dell’Imposta unica, la proroga non onerosa delle concessioni in scadenza, la moratoria dei regolamenti regionali. Non ci fermiamo: l'azione di confronto e sensibilizzazione con Parlamento e Governo va avanti".
 

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