skin

Gioco retail, Acadi: 'Prevenire ritorni in massa di illegalità'

07 giugno 2021 - 14:52

Per Acadi, Egp e Sgi serve grande attenzione per contrastare l'illegalità, mentre Agire sottolinea l'esigenza di far concordare norme e regolamenti.

Scritto da Redazione GiocoNews
Gioco retail, Acadi: 'Prevenire ritorni in massa di illegalità'

In occasione dell'open hearing organizzato dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli sul nuovo sistema retail dei giochi, il 31 maggio scorso, lo stesso direttore dell'agenzia, Marcello Minenna, aveva lanciato l'appello: fateci avere osservazioni e contributi, verranno tutti valutati e pubblicati sul sito istituzionale.

A distanza di qualche giorno Adm ha pubblicato tutti i contributi ricevuti, rigorosamente in ordine alfabetico, pronta a tenerne conto per realizzare una riforma il più possibile in linea con le esigenze dello Stato e con le necessità dei ogni soggetto che opera attivamente alla filiera.

ACADI, EGP e SGI - Se l'obiettivo finale delle linee guida di Adm, come anticipato in occasione dell'audizione, è "razionalizzare le reti di vendita sotto il profilo numerico, qualitativo e della diffusività sul territorio, individuando modalità di compartecipazione regionale e comunale al gettito erariale", i contributi aggiungono dettagli e vanno in profondità toccando le criticità di ogni settore, come nel caso del contributo firmato da Acadi, Egp e Sgi.

Secondo le tre associazioni occorre pensare dunque innanzitutto a una "razionalizzazione numerica, qualitativa e della diffusività sul territorio" (punto 1), garantendo comunque "un’equilibrata distribuzione sul territorio delle attuali tipologie di esercizi, generalisti e specializzati". Come secondo punto vi è la necessità di una "compartecipazione regionale e comunale al gettito erariale è obiettivo primario e condivisibile, escludendo quindi "ulteriori incrementi dei prelievi a carico dei concessionari o dei giocatori", quindi la "trasformazione  (punto 3) di agenzie scommesse, sale Vlt e sale bingo in Gaming Halls nella quali sia consentito "l’esercizio di diverse concessioni nello stesso luogo [...] mirando ad una presenza territoriale da definire in funzione della domanda esistente", arrivando (ed è il quarto punto) a "razionalizzare la distribuzione degli apparecchi e dei parametri di contingentamento delle c.d. Awp nel canale 'generalista', tenendo in "considerazione l’impossibilità per determinate tipologie di punti generalisti di dotarsi di sale separate".

Le proposte di Acadi, Egp e Sgi continuano quindi (punto 5) con l'idea di istituire, non prima del 2022, il "Registro unico operatori Gioco (L. 214\2019)", considerato comunque "primario strumento di riconoscimento amministrativo di tutti gli operatori". Per il contrasto al gioco illegale (punto 6) si richiede "un ulteriore incremento della capacità di controllo sul territorio", mentre le azioni per il "contrasto alle dipendenze ed al gioco minorile" (punto 7) devono essere basate sul "controllo documentale di accesso alle aree di gioco, superando l’inefficiente sistema di attivazione di singoli apparecchi mediante tessera sanitaria". E infine (punto 8) un accenno alla sostenibilità della filiera ippica, con precisi punti relativi alla ripresa delle scommesse, a partire dal "riconoscimento degli ippodromi come luoghi storicamente dedicati al gioco lecito".

AGIRE - Anche l'Associazione gioco e scommesse rete esercenti, Agire, partendo dalle linee guida di Adm, segnala l'esigenza di armonizzare le regole e le modalità di offerta di gioco con vincita in denaro sull'intero territorio nazionale, offrire una specializzazione sempre maggiore all'offerta di gioco, ottenendo anche l'obiettivo di restituire così un immagine altamente qualificato all'intero settore. E come terzo punto razionalizzare l'offerta di gioco su tutto il territorio nazionale considerando che dagli 8000 comuni italiani 5521 di questi hanno meno di 5000 abitanti, che fa un totale di oltre 8 milioni di abitanti, persone attualmente non raggiunte da offerte di gioco legali e tutelanti

CIRSAGEST SPA - Per Cirsagest Spa è buona l'idea di trasformare le sale Vlt, le agenzie ippiche e sportive e bingo in Gaming Halls, nel contempo autorizzando i concessionari "a realizzare Speciali Gaming Halls (ad esempio in ristoranti ed alberghi)", ma occorre salvaguardare gli avviamenti già realizzati. Secondo Cirsagest "non è chiaro il concetto di 'giochi con consumo immediato' e quali tipologie di gioco retail comprenda" espresso da Adm come tipologie di gioco riservate a "rivendite ordinarie di tabacchi o patentini", mentre "bisogna consentire una diffusione capillare sul territorio dei punti vendita generalisti per il presidio della legalità nonché definire chiaramente il concetto di “esercizi assimilabili” ed i requisiti oggettivi, soggettivi e organizzativi di essi, che non limitino la libera concorrenza e contemperino l’offerta dei prodotti di gioco retail in uno spazio dedicato, e ben differenziato dall’attività principale, ma non separato fisicamente". 

Articoli correlati