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Raccomandazioni Osservatorio Gap, As.tro: 'Pronta istanza accesso atti'

16 luglio 2021 - 11:11

L'associazione As.tro predispone istanza di accesso agli atti su raccomandazioni' alle Regioni inviate dall’Osservatorio sul Gap per la riapertura delle attività di gioco.

Scritto da Redazione
Raccomandazioni Osservatorio Gap, As.tro: 'Pronta istanza accesso atti'

Fa ancora discutere il documento elaborato dall’Osservatorio per il contrasto della dipendenza grave ed inviato dal ministero della Salute – Direzione generale della prevenzione sanitaria – a tutti gli assessorati regionali alla Sanità, contenente raccomandazioni per l’adozione di misure urgenti restrittive delle attività che svolgono l’offerta di gioco pubblico legale.

Il documento, pubblicato in anteprima da GiocoNews.it, contiene una serie di “consigli” fondati su non meglio precisate analisi effettuate dallo stesso Osservatorio, che attesterebbero un grave incremento del gioco patologico conseguente al riapertura delle imprese di gioco.

Alla luce di ciò, l'associazione As.tro sta procedendo “alla redazione e all’invio al ministero della Salute di un’istanza di accesso agli atti affinché si possa valutare la reale fondatezza degli elementi posti alla base di tali 'valutazioni' e 'raccomandazioni' dell’Osservatorio, e programmare le iniziative da intraprendere, eventualmente anche in sede giudiziale”.

In una nota As.tro, che già ha commentato il documento poche ore fa parlando di “attacco strumentale al settore”, evidenzia, che “con tale iniziativa, il ministero della Salute intende implicitamente favorire l’adozione, da parte delle Regioni, di misure restrittive ulteriori rispetto a quelle già previste dalle norme vigenti (ivi comprese quelle emanate per fronteggiare l’emergenza Covid).

Le conseguenze di questa iniziativa potrebbero rappresentare il 'colpo di grazia' per la sopravvivenza del gioco legale in Italia, già fiaccato da più di 300 giorni di chiusura nel periodo marzo 2020-giugno 2021.

Abbiamo perciò l’urgente necessità di accertare che i presupposti sulla base dei quali il ministero della Salute ha preso questa iniziativa siano realmente fondati su indagini condotte con rigorosi criteri tecnico scientifici, le quali sole potrebbero giustificare l’adozione di atti così pesantemente afflittivi per un intero comporto economico”.



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