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Contenziosi tributari, Adm 'regina' degli esiti favorevoli nel II trimestre

20 settembre 2021 - 15:43

Il Rapporto trimestrale sul contenzioso tributario aprile-giugno pubblicato dal ministero dell'Economia e delle finanze evidenzia gli esiti favorevoli per l’Agenzia delle accise, delle dogane e dei monopoli.

Scritto da Redazione
Contenziosi tributari, Adm 'regina' degli esiti favorevoli nel II trimestre

Sono l’Agenzia delle accise, delle dogane e dei monopoli e l'Agenzia delle entrate gli Enti impositori che registrano la percentuale più alta di esiti completamente favorevoli secondo il Rapporto trimestrale sul contenzioso tributario aprile-giugno 2021 pubblicato dal ministero dell'Economia e delle finanze.

Scendendo nel dettaglio, Adm registra il 67,05 percento di esiti favorevoli, il cui valore economico (pari a 84,57 milioni) costituisce il 66,82 percento del valore complessivo delle controversie definite in cui è parte lo stesso Ente; per l’Agenzia delle entrate la percentuale è del 53,45 percento, il cui valore economico (pari a 1.389,89 milioni) costituisce il 57,22 percento del valore complessivo delle controversie definite in cui è parte lo stesso Ente.

 

L'Agenzia è in testa anche ai rapporti relativi agli appelli che registrano le maggiori percentuali di successo per gli Enti impositori con il 65,23 percento, il cui valore economico è di 37,99 milioni di euro, pari al 55,11 percento del valore complessivo degli appelli attivati contro lo stesso Ente. Distanziata di pochi punti c'è l’Ae-Riscossione con il 57,94 percento il cui valore economico è di 145,13 milioni di euro, pari al 63,63 percento del valore complessivo degli appelli attivati contro lo stesso Ente.
 
Ampliando lo sguardo si vede che il 62,79 percento dei ricorsi presentati riguardano atti impositivi emessi dagli Enti territoriali, seguono con il 21,18 percento i ricorsi che coinvolgono l’Agenzia delle Entrate e con il 13,35 percento i ricorsi che coinvolgono la categoria “Altri Enti”.
 
Il confronto con il secondo trimestre del 2020 mostra un forte incremento del nuovo contenzioso riferito agli Enti territoriali (+76 percento) e all’Agenzia delle accise, dogane e monopoli (+62,37 percento), in parte compensato da una netta diminuzione delle liti verso l’Agenzia delle entrate (-40,93 percento), l’Ae-Riscossione (-77,46 percento) e gli altri Enti (-17,69 percento).
 
La forte contrazione dei ricorsi che coinvolgono l’Agenzia delle entrate e l’Ae-Riscossione è collegata alla proroga delle scadenze relative alle attività di controllo e di riscossione da parte di detti enti.
 
I DATI – Nel Rapporto trimestrale sul contenzioso tributario aprile-giugno 2021 inoltre si legge che le pendenze al 30 giugno 2021 si attestano per la prima volta al di sotto delle 300 mila unità, con una riduzione su base annua del 17 percento. I ricorsi pervenuti aumentano del 6 percento e le definizioni del 140 percento. Le udienze svolte con modalità telematiche raggiungono il 27 percento del totale delle udienze celebrate nel trimestre; nelle Commissioni tributarie del Nord-Est la percentuale è superiore al 53 percento.
Alla data del 30 giugno 2021, le controversie tributarie pendenti, pari a 297.458, scendono per la prima volta sotto la quota delle 300 mila unità: la diminuzione risulta pari al 16,62 percento rispetto al 30 giugno 2020 e al 13,95 percento rispetto al 31 dicembre 2020.
Le nuove controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio nel secondo trimestre 2021, pari a 37.442, risultano in aumento rispetto all’analogo periodo del 2020 (+6,11 percento). Le controversie definite, pari a 54.136, registrano un aumento tendenziale del 139,88 percento ed evidenziano una forte ripresa dell’attività giudicante con valori in linea con quelli del 2019, anno nel quale non era in vigore la normativa emergenziale Covid-19.
In dettaglio, i ricorsi presentati presso le Commissioni tributarie provinciali (Ctp) sono stati pari a 25.558, in aumento dello 0,75 percento; le definizioni, pari a 37.983, hanno registrato un aumento del 146,43 percento. Nelle Commissioni tributarie regionali (CTR), gli appelli pervenuti nel medesimo periodo, pari a 11.884, sono risultati in aumento del 19,82 percento; le definizioni, pari a 16.153 provvedimenti, sono aumentate del 125,76 percento.
Nelle Ctp la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore si è attestata al 50 percento, per un valore complessivo di 1.910,06 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata di circa il 26 percento, per un valore di 390,21 milioni di euro. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata dell’11 percento, per un valore complessivo di 1.076,50 milioni di euro.
Nelle Ctr la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore è stata del 48 percento, per un valore complessivo di 1.100,34 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente è stata di circa il 29 percento, per un valore complessivo di 501,03 milioni di euro. Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano circa l’8 percento, per un valore complessivo di 256,44 milioni di euro.
Circa il 27 percento delle controversie totali sono state discusse con strumenti di videoconferenza; in particolare, lo svolgimento dell’udienza da remoto in primo grado si attesta al 25 percento e in secondo grado al 32 percento. Nelle Commissioni tributarie del Nord-Est la percentuale di svolgimento delle udienze da remoto è superiore al 53 percento.
 

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