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Minenna (Adm): 'Testo unico e riordino unica risposta per il gioco'

15 novembre 2021 - 11:14

Il Dg di Adm, Minenna, alla presentazione del Rapporto Censis-Lottomatica sul gioco rimarca urgenza del riordino del settore e impegno per contrasto all'illegalità.

Scritto da Ca
Minenna (Adm): 'Testo unico e riordino unica risposta per il gioco'

Roma - “Grazie a Censis e Lottomatica per questo rapporto che mette in luce aspetti relativi a temi di cui tanti parlano. E il tema non è 'gioco sì' e 'gioco no', ma come regolare il settore e arginare l’illegalità per proteggere Stato e cittadini”.

A sottolinearlo è il direttore generale dell'Agenzia dogane e monopoli, Marcello Minenna, fra i relatori dell'evento di presentazione del Rapporto Censis-Lottomatica sul gioco legale, oggi lunedì, 15 novembre, al Senato.

 

La vigilanza di Adm è fondamentale sotto tanti punti di vista a livello ispettivo, regolatorio e di repressione. A livello regolatorio siamo deficitari e il regime di prorogatio è privo di strategie. Noi abbiamo ascoltato gli stakeholders per ristrutturare il settore. Voglio chiarire il rapporto tra enti territoriali e punti di gioco: la compartecipazione è sulla fiscalità ma non significa dire che si faccia cassa col gioco, come è stato frainteso da qualcuno. Il 60 percento delle giocate viene restituito ed è certo, nel gioco illegale non possiamo saperlo. Anzi, in alcuni giochi esiste un’algoritmica rischiosa e sconosciuta. E anche questo col gioco legale si può evitare monitorando i comportamenti per prevenire disturbi e dipendenze. Sull’online conosciamo il giocatore, sulla tessera sanitaria non commento oltremodo: basta vedere cosa succede davanti ai distributori automatici. Proteggendo la privacy possiamo tutelare i players con sistemi decisamente più moderni”, afferma Minenna.
 
Il Dg quindi ripercorre l'operato dell'Agenzia degli ultimi mesi. “Durante la pandemia l’impegno dei Monopoli è stato sfidante. Abbiamo riattivato il Copregi nato grazie all’impegno dell’allora capo della Polizia Franco Gabrielli che non era mai stato attivato. In oltre 100 esercizi pubblici abbiamo trovato sale da gioco para-legali cui abbiamo elevato sanzioni di milioni di euro”.
 
Per poi rimarcare: “Questo significa che dobbiamo sensibilizzare anche i giocatori per tutelarli maggiormente. Ma ci servono norme migliori. Anche la app Gioco sicuro (lanciata il 9 novembre, Ndr) manca di una norma per essere attivata. Anche la gara per le concessioni di gioco a distanza non è soddisfacente e genera rischi anche aprendo a Stati esteri dove ottenere concessioni. L’unica risposta è il testo unico e il riordino”.
 

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