skin

Operazioni sospette, Uif: '13,8% segnalate da prestatori servizi gioco'

20 gennaio 2022 - 14:54

Il 13,8 percento delle segnalazioni di operazioni sospette ricevute dall'Unità di informazione finanziaria (Banca d'Italia) nel II semestre 2021 proviene dai prestatori di servizi di gioco.

Scritto da Redazione
Operazioni sospette, Uif: '13,8% segnalate da prestatori servizi gioco'

Nel 2021 l'Unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia ha ricevuto 139.524 segnalazioni di operazioni sospette (Sos), con un incremento del 23,3 percento rispetto al precedente anno. Le Sos analizzate sono aumentate del 21,9 percento.
Il secondo semestre del 2021 completa un anno di crescita vigorosa delle segnalazioni di operazioni sospette: dopo l’eccezionale andamento registrato nel primo semestre (+32,4 percento) le 69.401 Sos ricevute nei mesi da luglio a dicembre confermano il perdurare di una dinamica importante, con un aumento del 15,2 percento nel confronto con i corrispondenti mesi del precedente anno.

Fra queste, sul totale delle segnalazioni non riconducibili a banche e Poste, la componente maggiore è ascrivibile agli Ip (33,8 percento) e agli Imel (29,8 percento), seguiti dai prestatori di servizi di gioco (13,8 percento) e dai professionisti (7,6 percento).


L’incremento semestrale ha interessato sia le segnalazioni di riciclaggio (68.954 unità, +15,4 percento) sia quelle di voluntary disclosure, che sono tornate ad aumentare (da 178 unità a 201); la componente relativa al finanziamento del terrorismo ha registrato una lieve riduzione (da 267 a 243 Sos).
Gli importi delle operazioni segnalate hanno superato i 47 miliardi di euro (circa 44 miliardi quelli relativi alle operazioni effettivamente eseguite), contro gli oltre 49 miliardi nel secondo semestre del 2020.
Nel periodo considerato l’Unità ha analizzato e trasmesso agli Organi investigativi 69.659 segnalazioni (60.457 nell’analogo periodo del 2020; +15,2 percento), registrando il risultato più elevato ottenuto in un semestre, e ha adottato 11 provvedimenti di sospensione di operazioni sospette per un valore di 5,7 milioni di euro.

I maggiori incrementi in termini assoluti si rilevano per le Sos riferite a operazioni effettuate in Lombardia, nel Veneto, nel Lazio, in Piemonte, Toscana e Trentino-Alto Adige; si registra una contenuta diminuzione in Campania.
A livello provinciale, Milano, Prato, Roma, Trieste e Imperia si collocano ai primi cinque posti per numero di segnalazioni di operazioni sospette in rapporto alla popolazione.

Rispetto al secondo semestre 2020 il contributo alla crescita delle Sos è principalmente imputabile al comparto degli intermediari finanziari non bancari, a cui è ora ascrivibile il 33,4 percento delle segnalazioni (26 percento nel 2020). Banche e Poste hanno effettuato minori segnalazioni (- 1,7 percento), riducendo la loro incidenza dal 63,9 al 54,5 percento. Il contributo del comparto non finanziario si è portato dal 10,1 al 12 percento.
 
L’attività di collaborazione della Uif con l’Autorità giudiziaria si è mantenuta elevata: nel 2021 l’Unità ha ricevuto complessivamente 510 richieste dall’Autorità giudiziaria e ha trasmesso 1.463 informative, dato quest’ultimo che segna un notevole incremento rispetto allo scorso anno. Nel secondo semestre del 2021 sono pervenute alla Uif 910 richieste o informative spontanee da omologhe autorità estere, in aumento rispetto al semestre precedente, e oltre 11.000 segnalazioni cross-border da Fiu - Financial intelligence unit della Unione europea.
Le richieste inoltrate ad altre Fiu sono state 310. Il graduale allentamento delle restrizioni dovute alla pandemia ha consentito l’avvio di sette verifiche ispettive, anche nei confronti di tipologie di operatori non finanziari sinora mai ispezionati. Sono stati avviati altresì quattro controlli cartolari nei confronti di intermediari attivi nel settore dei finanziamenti “Covid-19”.
 

Articoli correlati