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Flop distanziometro gioco, Sapar: 'Governo faccia marcia indietro'

24 maggio 2022 - 16:14

Alla luce degli esiti dello studio della Società italiana di psichiatria sulle modalità di contrasto al Gap, Sapar rimarca l'inefficacia del distanziometro.

Scritto da Redazione
Flop distanziometro gioco, Sapar: 'Governo faccia marcia indietro'

I dati raccolti dal ricercatore confermano quello che l’associazione nazionale Sapar sostiene da tempo: le misure restrittive messe in campo per ridurre il rischio di disturbi da gioco d’azzardo, come il distanziometro, sono poco efficaci, per operatori sanitari e giocatori patologici”.

Lo sottolinea in una nota l'associazione Sapar, commentando lo studio pilota “Preventive strategies in gambling disorder: a survey investigating the opinion of gamblers in the Lazio region”, nel quale uno degli autori - Mauro Pettorruso, psichiatra e ricercatore presso l’università Gabriele d’Annunzio di Chieti – evidenzia che “Il distanziometro è una misura poco efficace per la maggioranza dei giocatori patologici”.

 

Dalla ricerca, si legge ancora nella nota di Sapar, “emerge che il 60 percento dei giocatori patologici non ritiene efficace la misura del limite nell’orario di apertura delle sale da gioco. Mentre per il distanziometro solo il 38 percento dei giocatori patologici giudica positivamente tale misura, che è considerata poco efficace per un terzo dei medici del campione. Cosa significa questo? A commentare questi dati è lo stesso ricercatore: 'Le persone che hanno sviluppato una problematica di dipendenza, facendo ricorso alla propria esperienza personale, sembrano dirci che per loro non è la distanza fisica a limitare l’implacabile impulso al gioco'.
Si conferma, quindi, che il distanziometro, come ormai Sapar afferma da anni, è una misura inutile, come detto dall’Istituto superiore di sanità, perché il giocatore problematico cerca luoghi in cui non viene visto e viene garantita la sua privacy. Ed è anche una misura contraddittoria perché da un lato si vieta di aprire sale slot a meno di 500 metri dai luoghi sensibili, ma dall’altro si permette a tutti (anche ai minori) in maniera indistinta e senza regole di accedere al gioco online. Tutti lo hanno capito e le stesse ricerche scientifiche stanno dimostrando il flop del distanziometro. Cos’altro serve al nostro Governo per fare marcia indietro?”.

 

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