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Indici sintetici affidabilità fiscale, le novità per sale e apparecchi da gioco

26 maggio 2022 - 09:30

L'Agenzia delle entrate pubblica circolare sugli 'Indici sintetici di affidabilità fiscale – periodo d’imposta 2021', cosa cambia per sale e apparecchi da gioco.

Scritto da Redazione
Indici sintetici affidabilità fiscale, le novità per sale e apparecchi da gioco

Ci sono anche “sale giochi e biliardi, gestione di apparecchi automatici da intrattenimento” fra le categorie di servizi interessate dalla circolare “Indici sintetici di affidabilità fiscale – periodo d’imposta 2021” pubblicata dall'Agenzia delle entrate.

La circolare, consultabile nella sua interezza a questo link, ha “l’obiettivo di rendere disponibile all’utenza, in occasione della campagna dichiarativa 2022, una rassegna sistematica di tutti gli elementi relativi agli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) disciplinati nei mesi passati con diversi atti e documenti normativi (decreti ministeriali, provvedimenti, istruzioni alla modulistica dichiarativa) ovvero contenuti nel software di calcolo o relativi alle modalità di trasmissione degli Isa.

La finalità è principalmente quella di agevolare una sempre più diffusa conoscenza dello strumento e favorirne un’applicazione consapevole. Si segnala in proposito che gli Isa in vigore per il periodo d'imposta 2021 sono caratterizzati da una sostanziale continuità con quanto avvenuto nel passato. In particolare, il processo evolutivo e di aggiornamento dello strumento, finalizzato a tener conto degli effetti di natura straordinaria della crisi economica e dei mercati conseguente all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19 per il periodo d’imposta 2021, rappresenta la logica prosecuzione del percorso metodologico intrapreso lo scorso anno”.
 
LA REVISIONE STRAORDINARIA DEGLI ISA IN APPLICAZIONE - Tenuto conto di quanto prescritto dall' articolo 148 del decreto Rilancio, con il decreto ministeriale del 29 aprile 2022 sono stati previsti specifici interventi sulla metodologia degli Isa in applicazione per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021. Secondo quanto recita la circolare, “l’individuazione di tali 'interventi correttivi', in relazione al solo periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021, è stata effettuata sulla base della metodologia statistico-economica descritta nell’allegato 5 al citato decreto ministeriale. Nella premessa di tale documento è specificato che, al fine di definire un quadro di riferimento della situazione economica che ha caratterizzato il 2021, è stato indispensabile svolgere un’attività preliminare di individuazione ed acquisizione di ulteriori fonti informative (Istat, Banca d’Italia, Cerved, Prometeia) per integrare quelle già disponibili nella banca dati degli Isa.
Inoltre, ai fini di una più approfondita valutazione delle dinamiche individuali e settoriali, sono stati analizzati i dati relativi alle informazioni desunte dagli archivi relativi alla fatturazione elettronica, ai corrispettivi telematici, alla forza lavoro dipendente (Inps) e alle liquidazioni periodiche Iva.
È stata anche effettuata un’analisi dei provvedimenti normativi emanati nel corso del 2021 in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Tutto ciò ha consentito di predisporre degli appositi correttivi, da applicare sia all’analisi degli indicatori elementari di affidabilità. sia a quella degli indicatori elementari di anomalia, che tengono conto di alcune grandezze e variabili economiche modificate a seguito della crisi verificatasi nel corso del 2021.
Tali correttivi sono commisurati all’entità dei seguenti fattori sintomatici dello stato di difficoltà economica: contrazione della domanda (determinata dall’analisi dei corrispettivi telematici articolata per territorio); caduta dei ricavi/compensi (dichiarati dal singolo contribuente nel periodo di imposta di applicazione); contrazione della produttività settoriale (stima della riduzione di produttività sotto l’ipotesi di invarianza dei costi); riduzione della forza lavoro dipendente (osservata nel settore rispetto al periodo d’imposta 2019).
Con riferimento a quanto già previsto dai modelli di stima econometrici, per tenere conto delle possibili ricadute della crisi sulle relazioni economiche già esaminate nei singoli settori economici, per ciascun Isa e ciascun indicatore da esso previsto, si è proceduto con la stima di un nuovo modello che è stato integrato con i dati delle dichiarazioni relative alle liquidazioni periodiche Iva e alla fatturazione elettronica, al fine di conseguire un coefficiente che permetta di tenere congiuntamente conto degli effetti individuali e settoriali nei risultati.
Nella valutazione della caduta dei ricavi/compensi si è inoltre tenuto conto dell’incremento dei prezzi al consumo registrati nel 2021 per poter cogliere la natura straordinaria delle condizioni legate all’approvvigionamento delle materie prime.
Per tenere ulteriormente conto delle mutate relazioni nel tempo, si è operato su una modifica del coefficiente individuale per coloro che presentano un valore positivo dello stesso. Al contempo, è stato valutato l’effetto dell’eventuale minore attività degli operatori economici potenzialmente associata al mutato comportamento dei consumatori finali, misurata attraverso il numero medio di giorni, differenziato per territorio e rapportato all’anno, per i quali non è stato effettuato l’invio dei corrispettivi telematici. Tale informazione è stata utilizzata sia nello studio degli input produttivi dei suddetti modelli di stima che nello studio delle giacenze del magazzino. Per quest’ultimo si è analizzato anche l’effetto della crisi pandemica sulle rimanenze finali che possono riferirsi a merci e prodotti invenduti a seguito della contrazione delle vendite.
Poiché i modelli di stima analizzano le relazioni economiche tenendo conto del fattore lavoro, nella fase di applicazione il numero degli addetti è stato ridotto intervenendo sul numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell’impresa o nello studio, sul numero di amministratori non soci e sul titolare, rivalutandoli sulla base della suddetta minore attività e tenendo conto dell’eventuale riduzione delle giornate di lavoro dipendente di fonte Inps Uniemens, al fine di considerare il relativo mancato impiego. Ulteriori analisi sono state effettuate sul calcolo delle soglie degli indicatori elementari di anomalia.
A titolo di esempio, nella valutazione dell’indicatore elementare 'Copertura delle spese per dipendente', le spese per dipendente vengono confrontate con il valore aggiunto per addetto rivalutato tenendo conto anche 6 dell’eventuale riduzione delle giornate di lavoro dipendente di fonte Inps Uniemens, mentre per l’indicatore elementare 'Numero di prestazioni equivalenti', è stata stimata la relazione tra il numero di prestazioni 'equivalenti' per addetto e l’ammontare dei compensi per addetto per rimodulare la soglia minima e la soglia massima di riferimento. Attraverso l’applicazione dei correttivi tarati in base all’entità della variazione dei fattori sopra elencati, sarà possibile adeguare il giudizio di affidabilità derivante dall’applicazione degli Isa. Tale giudizio terrà altresì conto degli ordinari aggiornamenti settoriali e territoriali previsti al fine di intercettare le mutate circostanze economiche che hanno contraddistinto il 2021. In continuità con l’approccio seguito per il p.i. 2020 e in coerenza con l’esigenza di snellire quanto più possibile gli adempimenti correlati all’applicazione degli Isa, si evidenzia che tale complesso impianto metodologico è stata realizzato senza l’introduzione di nuove informazioni nei modelli dichiarativi”.
 

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