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Il settore si salvi, se può

12 gennaio 2015 - 08:36

É arrivato il momento della verità per il gioco pubblico. Il redde rationem per l'intero comparto e, in particolare, per quello degli apparecchi, il più colpito dalla legge di Stabilità la cui concreta attuazione è attesa per le prossime ore. La scadenza del 15 gennaio 2015 ha un duplice effetto, e un valore immenso, che la rende particolarmente attesa dagli addetti ai lavori.

Scritto da Alessio Crisantemi
Il settore si salvi, se può

Entro quella data, intanto, l’Agenzia delle Dogane e Monopoli dovrà emanare il decreto che definisce l’entità del prelievo aggiuntivo di 500 milioni di euro suddivisi per ognuno dei tredici concessionari in base al numero di apparecchi collegati alla loro rete al 31 dicembre 2014. Assieme alle modalità di versamento delle rispettive quote. Nella speranza di molto che lo stesso decreto possa riportare qualche informazione in più rispetto alla ripartizione dell'onere sulla filiera o quantomeno rispetto all'interpretazione della norma rispetto allo stato degli apparecchi (visto che, come noto, il numero di slot e Vlt autorizzate all'esercizio rispetto a quelle che effettivamente sono in attività nei locali è nettamente diverso). E anche se il provvedimento richiesto a Piazza Mastai si preannuncia molto più asettico di quanto si voglia credere, la speranza degli operatori è quella di poter iniziare un confronto serio, e molto più concreto rispetto ai giorni precedenti, sulla ridistribuzione degli oneri, una volta ricevute tutte le informazioni del caso da parte del legislatore. Ma non è tutto. Il 15 gennaio è infatti anche la data di fine mandato per il numero uno dei Monopoli, Luigi Magistro, in seguito alle sue dimissioni. Ecco quindi che la stessa scadenza vale anche per conoscere il prossimo leader dei giochi nei meandri del Ministero dell'Economia. Il Comitato di gestione potrebbe decidere di affidare l'incarico ad interim a una delle risorse interne all'agenzia (puntando sulle competenze tecniche dei dirigenti lasciando ipotizzare, in questo caso, una nomina del consigliere Italo Volpe, oppure optando sul profilo più strettamente istituzionale del numero uno dell'Agenzia, Giuseppe Peleggi), o recepire indicazioni direttamente dal governo, con l'ipotesi di un nuovo soggetto esterno, con una figura più vicina al premier Renzi. Ecco quindi che questa settimana potrebbe registrare un punto di ripartenza per il settore e un segno di discontinuità con il passato. Che richiederà una buona dose di razionalità alla filiera e quella compattezza mai conosciuta realmente in questi anni, come provano a ripetere da giorni i rappresentanti delle varie associazioni di categoria. Solo in questo modo si potrà riscrivere il futuro del comparto e definire uno scenario sostenibile per tutti. Gli strumenti a disposizione ci sarebbero pure (la delega fiscale su tutti) e presto anche tutte le figure di riferimento, ora che anche la delega ai giochi è stata finalmente assegnata. Ma serve uno sforzo generale, da parte di tutti. Ora o mai più.

 

 

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