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Peculato del gestore, risarcimento milionario per concessionario di gioco

19 novembre 2018 - 09:36

Condanna a 9 anni di reclusione e a risarcimento milionario per gestore che non ha versato proventi raccolta di gioco al concessionario. Il commento del legale Andrea Strata.

Scritto da Redazione
Peculato del gestore, risarcimento milionario per concessionario di gioco

All’esito di un lungo processo, è stato condannato ad una pena esemplare il gestore che, quale terzo incaricato alla raccolta, si è appropriato dell’importo di 1.482.265,80 euro ai danni del concessionario, costituitosi parte civile tramite l’avvocato Andrea Strata.

Il gestore avrebbe dovuto raccogliere gli importi residui di gioco, confluiti nel cassetto degli apparecchi da gioco nella disponibilità del gestore stesso, per poi versarli al concessionario (trattenendo soltanto la quota di compenso contrattualmente prevista per tale attività di riscossione).

Il Tribunale, accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Strata e superando un recente orientamento della Corte di Cassazione, ha ritenuto colpevole del reato di peculato il gestore, condannandolo alla pena di 9 anni di reclusione, oltre ad una provvisionale immediatamente esecutiva in favore del Concessionario, pari all’importo complessivo del credito vantato da quest’ultimo (1.482.265,80 euro) e spese processuali.

 

Intervistato da Gioconews, l’avvocato Strata dichiara: “Si tratta di una sentenza importantissima in punto di diritto, perché il Tribunale ha affrontato egregiamente il contrasto giurisprudenziale formatosi in seno alla Corte di Cassazione, sconfessando un recente orientamento della Suprema Corte che ha ritenuto non sussistere il reato di peculato, sull’assunto (errato) che il denaro incassato all’atto della puntata sarebbe di proprietà della società che dispone del congegno di gioco. In realtà - prosegue il legale - facendo leva sul concetto di pecunia publica, è stato chiarito che le risorse provenienti dal gioco sono risorse pubbliche e che occorre tenere ben distinta la proprietà degli apparecchi da quella del denaro presente nel cassetto delle slot”.
 

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