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Pyeongchang 2018, Cio e Interpol in prima linea contro il match fixing

20 marzo 2017 - 15:24

Contrasto al match fixing al centro dell'incontro fra Cio e Interpol per promuovere l'integrità dello sport alle olimpiadi invernali di Pyeongchang 2018.

Scritto da Redazione
Pyeongchang 2018, Cio e Interpol in prima linea contro il match fixing

 

 

"E' imperativo per la Corea creare un ambiente favorevole per lo sport pulito il più presto possibile. Siamo in un periodo in cui vi è un urgente bisogno che le organizzazioni sportive si riuniscano e sradichino tutte le forme di ingiustizia nello sport". Queste le parole con cui il presidente del comitato olimpico dello sport coreano, Kee Heung Lee, ha aperto l'incontro fra Comitato olimpico internazionale (Ioc) e ed Interpol tenutosi a Seoul in vista dei prossimi giochi olimpici invernali, in programma nella contea di Pyeongchang, nella Corea del Sud, dal 9 febbraio al 25 febbraio 2018.

 

L'incontro nasce in primis dalla volontà di promuovere e proteggere l'integrità dello sport tra le parti interessate ed è in linea con l'Agenda Olimpica 2020. Ha riunito figure chiave che si occupano di prevenzione nazionale di manipolazione della concorrenza, inclusi rappresentanti delle forze dell'ordine, l'ufficio della Procura federale, il Comitato organizzativo dei giochi olimpici invernali PyeongChang (Pocog) 2018, il Comitato Olimpico coreano dello sport, le federazioni sportive nazionali e la National gambling control commission.


Kee Heung Lee ha ribadito l'impegno del Paese a ripristinare la fiducia del pubblico nei confronti dello sport, mettendo in evidenza il Clean Sports Centre del Comitato Olimpico nazionale, che promuove politiche sportive eque e trasparenti.

I partecipanti hanno discusso durante l'incontro della creazione di una Joint intelligence integrity unit per proteggere l'integrità dei Giochi olimpici invernali PyeongChang 2018, che potrebbe anche servire come eredità duratura per proteggere lo sport nel Paese da violazioni di integrità.
Altri settori chiave della discussione sono stati i meccanismi in atto per un quadro coordinato nazionale e l'individuazione di modi per superare gli ostacoli alla cooperazione intersettoriale per indagini efficienti. Esercizi con scenari di vita reale hanno permesso ai partecipanti di sperimentare in prima persona come possa essere raggiunta una specifica collaborazione operativa tra sport, forze dell'ordine e regolatori e operatori di scommesse.
 

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