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Ice 2018, Cangianelli (Mag): 'Diverse velocità di trasformazione digitale'

07 febbraio 2018 - 15:43

Emmanuele Cangianelli, partner di Mag Business Advisory, interviene al panel sul gioco fisico di The Italy Briefing, organizzato da Gioco News ad Ice 2018.

Scritto da Sm
Ice 2018, Cangianelli (Mag): 'Diverse velocità di trasformazione digitale'

Londra - “La spesa dei giocatori nel mercato regolato italiano ha confermato il trend di crescita nel 2017 nel retail e, in modo molto significativo, nell’online, spingendosi su una ancora proficua concorrenza all’offerta illegale”. Lo afferma Emmanuele Cangianelli, partner di Mag Business Advisory, nel suo intervento sul panel sul gioco fisico nell'ambito dell'Italy Briefing organizzato da Gioco News ad Ice 2018, in calendario oggi 7 febbraio a Londra.

“È una buona base per un futuro ancora positivo dal lato della domanda, su tutti i segmenti; proseguiranno però con velocità differenti i cambiamenti dell’esperienza di gioco, dalla predominanza di ambiente fisico ad una più significativa esperienza digitale (nello stesso ambiente pubblico di gioco, la gaming hall, o nel device del giocatore nel luogo che preferisce). La presenza di differenti segmenti di consumo (legati diversamente ai differenti segmenti di prodotto) alimenterà le diverse velocità della trasformazione digitale: nel betting, con un’età media di gioco più giovane, la multicanalità è una realtà ed influenza già l’organizzazione dell’offerta. Nelle lotteries, nel bingo e nelle gaming machines l’evoluzione del consumo è più lenta. Ciò non toglie che in alcune nicchie potranno avere economics adeguati anche modelli di offerta molto avanzati, come il virtual reality nel gaming. Più in generale, l’evoluzione verso un consumo maggiormente digitale consentirà, in un arco di tempo non lunghissimo, nuove soluzioni di identificazione dei giocatori (non necessariamente nominative, ma adeguate a misurare le sessioni di gioco) e di pagamento (con gli effetti applicativi della Payment Service Directive 2); opportunità molto grandi per gestire meglio l’offerta anche nell’ottica del responsible gambling, sempre più rilevante per un riposizionamento sociale efficace dell’industria”, sottolinea Cangianelli.
 

NUOVI MODELLI PER GLI INVESTIMENTI - Quanto ai cambiamenti più importanti da apportare al mercato del gioco, stretto fra tra nuove tecnologie e modifiche normative, per il partner di Mag Business Advisory il "più urgente dovrebbe essere quello dei contenuti dei modelli concessori ed autorizzatori: l’evoluzione tecnologica costringerà a rimodulare pesantemente l’offerta in pochi anni e gli attuali modelli non sembrano coerenti con investimenti che dovranno completarsi dopo il 2025 od il 2030. In questa revisione dovrebbero entrare anche i nuovi equilibri tra Stato e autonomie locali, passaggio imprescindibile per dare certezza al mercato regolato”.
 
 
ITALIA, COME CAMBIA L'OFFERTA DI GIOCO - Il seminario è stato l'occasione anche per fare il punto sull'offerta di gioco terrestre nel mercato italiano. Secondo i dati presentati da Cangianelli, "il settore del gioco italiano retail regolamentato mantiene un posizionamento stabile nell'offerta, raggiungendo risultati preliminari di Ggr 2017 superiori a 17,2 miliardi di euro (92,8 percento del Ggr totale dei mercati regolamentati italiani). Le macchine da gioco mantengono di gran lunga la leadership nella generazione di entrate con le Awp (43 percento del Ggr retail) che raggiungono un segmento superiore al 58 percento con il business delle Vlt (quasi il 16 percento di Ggr). I domini tradizionali delle lotterie (Lotto e Tote Games) contribuiscono con oltre il 19 percento con un ulteriore 13 percento preso da gratta e vinci; le scommesse risentono del sostanziale aumento dell'offerta a distanza, fermandosi a circa 6 percento (anche in presenza di una superficie ancora attiva di scommesse illegali). Le sale da bingo resistono al 2 percento del Ggr del mercato regolamentato.
La stima dei clienti retail indica un mercato di oltre 23 milioni di giocatori esclusivi nei locali terrestri. Questi luoghi rimangono fortemente separati tra una vasta offerta di convenienza (+ 80.000 luoghi di macchine da gioco, + 60.000 gratta e vinci, quasi 35.000 lotterie) e una lenta crescita di luoghi di gioco dedicati, spinti dall'offerta di scommesse (vicino a 12.000, anche se la maggior parte nei piccoli negozi ) e le sale di bingo quasi storiche lanciate all'inizio degli anni 2000".
Il mercato italiano del gioco d'azzardo retail "è prossimo ad affrontare alcune tendenze peculiari: alcune che potrebbero essere considerate positive (invecchiamento della popolazione, forte domanda di prodotti di gioco elettronici, disponibilità di un'automazione più elevata nelle strutture – che aiuta nella gestione dei costi - e uso crescente di dispositivi mobili in siti per potenziare l'esperienza di gioco), altri che potrebbero avere un impatto negativo (minore rilevanza delle scommesse nei negozi, presi da offerte alternative da remoto e schemi bonus migliori, rimodellamento progressivo di punti non dedicati - fondamentalmente focalizzati sulle lotterie per i non giovani - e il lento calo nell'uso dei pagamenti in contanti in Italia.
Tuttavia, come nel Regno Unito, le nuove tensioni sulla regolamentazione del canale retail sono esplose negli ultimi anni, a causa del timore di un numero significativo di giocatori dipendenti. Il governo centrale sta riducendo le Awp autorizzate e progetta di incentivare luoghi dedicati con caratteristiche di gioco responsabile più efficaci nelle prossime generazioni di concessioni e miglioramenti tecnologici. Nonostante questo i governi locali (che di solito non ricevono entrate per il gioco d'azzardo) sfidano le normative nazionali limitando le autorizzazioni alla rete di distribuzione (regolamentata) e le azioni inefficaci contro le dipendenze del gioco d'azzardo. Dal 2014 sono stati redatti diversi nuovi progetti normativi, ma la mancanza di concretezza, la paura di perdere entrate e alcuni rischi di squilibri concorrenziali ingiustificati hanno bloccato la riprogettazione del settore retail. I regolatori insieme all'industria devono scommettere su progetti a medio-lungo termine e su posizioni più concrete di responsabilità sociale basate su: potenziamento degli attori sociali/auto-controllati (informazioni complete e attive sul gioco d'azzardo come intrattenimento e non come generazione di reddito); identificazione ed esclusione di giocatori patologici (miglioramento dei sistemi di filtraggio sfruttando le estese reti di comunicazione già attive nella vendita retail in Italia). È urgente ripensare la strategia dell'offerta retail regolamentata per il mantenimento della soddisfazione del cliente (e del perimetro corrente del mercato regolamentato), ma, tuttavia, migliorare il controllo e le soluzioni basate sui dati attraverso ampie tecnologie all'avanguardia che storicamente caratterizzano il sistema italiano".
 
 
LE SFIDE PER IL RETAIL - Quindi, per Cangianelli, ci sono tre "sfide per l'industria retail: sviluppare nuove soluzioni di prevenzione nei luoghi di gioco, filtrando i giocatori in tutti i segmenti (comprese le Awp), identificare i rischi di dipendenza e bloccare definitivamente il potenziale gioco dei bambini attraverso soluzioni di filtraggio; rilanciare attraverso questo nuovo approccio la corretta immagine dell'industria del moneyteinment (sottolineando i dati: oltre il 65 percento del Ggr retail - 40 percento sono Awp - è legato a prodotti vincenti limitati (praticamente, acquistando 'tempo di intrattenimento') e oltre il 90 percento dei giocatori potrebbero non essere collegati a problemi di gioco o dipendenze; iniziare a ristrutturare i modelli di concessioni retail (ispirandosi al remoto: una concessione per diversi segmenti di prodotto, sostanzialmente diverse concessioni per la fornitura e per la vendita retail, autorizzazioni flessibili legate all'andamento del cliente e a cambiamenti territoriali), il punto  chiave di questa strategia è il progetto 'Remote Awp'.
Dopo 2 anni di progetti (parziali) normativi e tecnici, questa evoluzione del mercato richiede sicuramente un pieno rimodellamento di: modello di prodotto (da server controllato a server assistito); esperienza del cliente (accesso filtrato, pre-impegno, ...); modello di business (che consente ai concessionari la proprietà del contenuto del gioco e quindi la razionalizzazione dei costi commerciali e di gestione); accordi di concessione (cambiando il ruolo dei concessionari e richiedendo investimenti in nuove tecnologie). Guardando al segmento Awp (il più grande in numero di sedi e Ggr), un nuovo approccio a questo business guiderà il cambiamento dell'intera offerta retail, riuscendo a superare le attuali tensioni politiche e normative. Le modifiche richiedono, comunque, una solida ricerca e analisi di pianificazione aziendale per mantenere intatto il perimetro del gioco legale in relazione alle entrate. Una tempistica ideale delle modifiche sopra indicate dovrebbe essere impostata: 2018 come il tempo di definizione dell'evoluzione tecnologica del modello 'Awp da remoto' delle macchine da gioco (ma anche aggiornamento Vlt in seguito al nuovo regolamento tecnico 2017), del ripensamento dei modelli di concessioni di gioco retail e del riallineamento dei bisogni (finanziari) dei governi locali dal governo nazionale; 2020 come il momento di (potenziale) ridefinizione finale dei modelli di concessione di gioco retail e la piena attuazione di soluzioni di controllo degli accessi nel gioco retail (affidata ai rivenditori assistiti dalle tecnologie di rete); nel 2025 una regolamentazione del gioco retail con controlli approfonditi, basati sulle reali tecnologie di gioco e di controllo e sui comportamenti mutati dei consumatori nelle esperienze di gioco".
 
 

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