skin

Fuga (Iagr): ‘Dialogo e confronto per un gioco sano’

17 settembre 2018 - 09:48

Dale Fuga, presidente dell’Associazione dei regolatori del gioco Iagr, spiega a GiocoNews.it la 'mission' della conferenza di Copenhagen.

Scritto da Ac
Fuga (Iagr): ‘Dialogo e confronto per un gioco sano’

 

Copenhagen - La vera sfida dei regolatori che governano il mercato del gioco non è solo quella di individuare regole che siano in grado di garantire la tutela dei consumatori e degli interessi pubblici, ma è soprattutto quella di fare in modo che gli strumenti adottati rimangano efficaci con il passare del tempo, adeguandoli se necessario e in tempi utili. Per questa ragione è fondamentale un continuo studio del mercato e un confronto anche tra Paesi diversi, per fare fattore comune delle singole esigenze e provare a interpretare i fenomeni all’orizzonte. Ed è proprio quello che si vuole agevolare con la conferenza dell’Iagr, che apre oggi i lavori a Copenhagen, come spiega il presidente dell’organismo e amministratore della Liquor and Gaming Authority di Manitoba (Canada), Dale Fuga, in un’intervista a GiocoNews.it in cui affronta - inevitabilmente - anche il “caso Italia”.

Cosa si aspetta da questa edizione della Conference di Iagr? Quali saranno i temi al centro del dibattito?
“Mi aspetto di vedere una grande interazione e dialogo alla nostra conferenza. Il tema della nostra conferenza è: 'Facciamo una grande regolamentazione - insieme', che si palesa nella vasta gamma di argomenti trattati nella nostra agenda. Saranno incoraggiate discussioni tra i delegati e i relatori e tra i regolatori e l'industria. Abbiamo tanti argomenti molto interessanti in agenda, come ad esempio: l'efficacia delle sanzioni regolamentari; il successo o il fallimento del blocco dei pagamenti; una discussione riguardante vari modelli di regolamentazione del gioco d'azzardo; sfide relative alla definizione e alla misurazione dei danni correlati al gioco d'azzardo; e, naturalmente, l'importanza di mantenere un dialogo tra i regolatori e l'industria. Penso che questa sarà una grande conferenza che si rivelerà di beneficio duraturo per tutti coloro che parteciperanno”.
 

Quali sono le priorità che si trovano ad affrontare oggi i regolatori, a livello generale, dal suo punto di vista?
“Lo scopo principale di un regolatore è quello di garantire l'onestà e l'integrità dei giochi e di coloro che sono coinvolti nell'industria del gioco, nonché la protezione dei clienti, del pubblico in generale e dei soggetti vulnerabili. Queste priorità sono rimaste costanti nel corso degli anni nonostante la rapida evoluzione della tecnologia e dei cambiamenti di mercato. La nostra sfida dei regolatori è però quella di tenere il passo con questi cambiamenti e adattare le nostre politiche e procedure di conseguenza aderendo ai fondamentali precedenti. Da qui l'importanza di mantenere un dialogo aperto tra loro e con quelli dell'industria”.
 
 
Crede che si potrà raggiungere l'obiettivo di un'armonizzazione tra le leggi che governano i singoli mercati del gaming?
“Legislazione, leggi e regolamenti variano in base al Paese, allo Stato, alla provincia e persino al comune. Sono guidati da politica, dogane e politiche che, pur rimanendo fedeli ai principi fondamentali delineati nella risposta alla domanda di cui sopra, rendono difficile ottenere un'armonizzazione completa in tutti i mercati di gioco. Attraverso associazioni e conferenze come la nostra, tuttavia, possiamo discutere idee, condividere le migliori pratiche e cercare di capire le nostre differenze”.
 
 
Uno dei temi di cui si discute ultimamente in Europa è quello della pubblicità dei giochi: soprattutto adesso, dopo che l'Italia, con una recente legge del governo, ha vietato ogni forma di pubblicità dei giochi di azzardo. Cosa ne pensa lei di questo tipo di misura? Sarà oggetto di dibattito in occasione della Conferenza di Copenhagen?
“Sì, il divieto di pubblicità e il ricorso alle limitazioni, incluso il caso del recente divieto di pubblicità in Italia, è un argomento che verrà affrontato durante la conferenza e in particolare nel dibattito in digramma nella mattinata di mercoledì 19 settembre. Non vedo l'ora di discutere e vedere i vari argomenti che possono sorgere a favore e contro la questione”.

 

Articoli correlati