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Pubblicità al gioco illegale, quote sulle elezioni sotto accusa

07 settembre 2019 - 08:11

Il regolatore norvegese Lottstift punta il dito contro le quote di operatori di gioco illegali sulle elezioni comunali pubblicate da ben 49 media del Paese.

Scritto da Redazione
Pubblicità al gioco illegale, quote sulle elezioni sotto accusa


La pubblicità, lo abbiamo detto più volte, è essenziale per distinguere gli operatori di gioco legali da quelli che non lo sono. Purché i messaggi siano chiari e impossibili da fraintendere.
Non è così, almeno negli ultimi tempi, in Norvegia, dove la copertura delle elezioni municipali del Paese da parte dei giornali ha creato un "caso", dopo la pubblicazione di articoli che includono delle quote sulle preferenze dei cittadini per sindaci donne elaborate da operatori senza licenza.


Così, il regolatore del gioco norvegese Lotteri-og stiftelsestilsynet (Lottstift) ha avvertito i media - ben 49 in totale - che stanno effettivamente facendo pubblicità al gioco illegale, e li ha informati sulle normative vigenti in proposito, al fine di bloccare tali operatori.


"Far pubblicare ai media norvegesi le loro offerte di gioco è uno dei metodi utilizzati dalle aziende di gioco illegale per farsi pubblicità e creare un marchio nuovo", spiega il direttore del dipartimento Lottstift Henrik Nordal. "Non interverremo nelle decisioni editoriali, ma esorteremo gli editori norvegesi a esserne consapevoli e critici quando scrivono articoli che trattano con società di gioco illegali".
 
 
All'inizio di quest'anno, Lottstift ha anche analizzato due servizi di comunicati stampa norvegesi e ha scoperto che anche gli operatori stavano usando questi servizi per promuovere il proprio marchio nel Paese. Il regolatore ha stabilito che l'ampia pubblicazione di questo tipo di comunicati stampa ha violato i suoi regolamenti.
 
"Non abbiamo supervisionato e fatto valutazioni specifiche sul fatto che gli articoli sulle quote delle società di gioco sui candidati sindaco nella campagna elettorale siano una violazione del divieto di marketing", continua Nordal. “Tuttavia, il modo in cui sono progettati ci fornisce una base per informare i giornali norvegesi sulle normative vigenti. Questo può far riflettere due volte gli editori che ricevono comunicati stampa da società di gioco illegali".
 
 
Lottstift ha anche osservato che se i giornali continuano a pubblicare queste pubblicità, diventerà sempre più difficile per i consumatori norvegesi distinguere tra operatori autorizzati e non autorizzati.
"Quando i media trattano queste storie, aiutano a legittimare le compagnie di gioco illegali e le loro attività illegali nei confronti dei norvegesi", conclude Nordal. "La società viene menzionata senza che il lettore venga informato del fatto che è illegale in Norvegia, ed è altresì vero che sei norvegesi su dieci non sanno, o non sono sicuri, chi può offrire giochi con vincita in denaro in Norvegia".
 

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