skin

Castaldo (Microgame): ‘Online italiano ancora grande opportunità’

19 settembre 2019 - 11:23

Al Betting on Sports, in corso a Londra, l'Ad di Microgame Castaldo fa un approfondimento sul mercato del gaming online in Italia.

Scritto da Ac
Castaldo (Microgame): ‘Online italiano ancora grande opportunità’

Londra - “Il mercato italiano del gaming online continua a rappresentare una grande opportunità poiché dimostra ancora di avere margini di crescita. Nonostante una lieve flessione degli ultimi mesi il trend di crescita registrato in precedenza è destinato a riprendere e proseguire nel tempo. Per questo l’Italia continua ad avere un appeal negli operatori internazionali nonostante le difficoltà del momento dovute all’incertezza politica e normativa che di certo non aiutano il business”.

Ne è convinto Marco Castaldo, amministratore delegato di Microgame, commentando la situazione italiana dall’evento londinese Betting on Sports, dove il nostro paese è ancora una volta a centro dell’attenzione.
 
“In questo momento il decreto Dignità ha portato una grande incertezza nel settore compromettendo anche diverse operazioni ma si tratta soltanto di trovare nuove equilibri e attuare nuove strategie. Di certo in questo nuovo scenario la rete offre maggiori opportunità perché consente di cominciare con i giocatori e in questo senso chi ha a disposizione un canale retail e sta attuando una strategia multicanale può avere vantaggi.
 
Ma non bisogna necessariamente avere una rete fisica per poter operare e anche gli operatori online puri possono ricavarsi il loro spazi per esempio usando le reti di affiliati sul territorio. Come si sono sviluppate nel tempo le grandi reti di affiliazione online si stanno già sviluppando quelle a terra e questo rappresenta un’occasione”.
 
Secondo Castaldo, inoltre, “nonostante il divieto di pubblicità rappresenti senza dubbio uno scoglio importante per i nuovi operatori online che stanno entrando oggi sul mercato, è pur vero, al contrario, che il blocco totale ha interrotto gli eccessi di promozione a cui assistevano fino a ieri e la posizione dominante di alcuni grandi marchi che andavano a cannibalizzare gli spazi di visibilità costringendo gli operatori entranti a investimenti colossali e difficilmente sostenibili per potersi affermare”.

 

 

Articoli correlati