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Rodano (Playtech): ‘Futuro del gioco a un bivio, serve una scelta’

24 ottobre 2019 - 07:40

Al Responsability Briefing di Bruxelles, Francesco Rodano (Playtech) illustra le potenzialità dell'intelligenza artificiale per definire un nuovo modello di gioco.

Scritto da Ac
Rodano (Playtech): ‘Futuro del gioco a un bivio, serve una scelta’

Bruxelles - La regolamentazione del gioco d’azzardo segue un modello ideale delineato da una curva che identifica un trend ben preciso. A illustrarlo, in una specifica sessione all’interno del Responsability Briefing di Bruxelles, è Francesco Rodano, manager di Playtech con lunga esperienza in ambito regolatorio.

“Nella prima fase - spiega - c’è l’instaurazione di un regime di monopolio, poi c’è la definizione delle regole, quindi la fase di crescita e consolidamento del mercato. A questo punto, quando il mercato conosce la massima diffusione e redditività arriva il punto di rottura in cui si ha la sovraesposizione del gioco e iniziano i problemi di opinione pubblica alimentati dai media. Qui i governi e i legislatori vanno in affanno e iniziano ad adottare misure di emergenza che portano a restrizioni, divieti e altre misure. È successo in Regno Unito, in Italia e sta accadendo in altri Paesi. Lo vediamo nel taglio della puntata massima sulle Fobt in Uk, nel divieto di pubblicità in Italia è così via”.


Tutto questo, secondo Rodano, rappresenta però una situazione prevedibile tenendo conto della diffusione attuale del gioco. “A livello globale il mercato del gioco nel 2018 ha raggiunto la cifra di 405 miliardi di dollari di fatturato”. Dopo oltre dieci anni di attività regolatoria, tenendo conto che il mercato del gioco online ha iniziato il suo percorso di regolamentazione nel 2008, proprio partendo da Regno Unito e Italia.
Guardando dunque il modello ideale tracciato da Rodano che delinea il trend regolatorio, possiamo capire che ci troviamo oggi nella fase di discesa, nella quale si presenta un bivio che impone delle scelte: cambiare rotta, adottando misure correttive, oppure proseguire nella discesa con il rischio di veder finire il mercato.
“La domanda che ci possiamo e dobbiamo porre oggi è se le attuali tecnologie e, in particolare, l’intelligenza artificiale, possono fornire strumenti utili per ottenere questo cambiamento”, rimarca il manager Playtech.

La risposta è sì, ma richiede comunque la capacità dell’industria di comprendere e affrontare il problema raccogliendo la sfida. Il che significa perdere qualche entrata nel breve periodo puntando però al raggiungimento di una piena sostenibilità nel futuro.
“Per spiegare le capacità e le potenzialità fornite dall’intelligenza artificiale basta osservare i risultati del robot creato da Facebook che ha sfidato e battuto tutti i più grandi giocatori di poker, naturalmente bluffando. Tutto questo grazie alla capacità di ‘leggere’ nella mente dei giocatori interpretandone i comportamenti. Ebbene, se è possibile fare questo con i giocatori professionisti allora sarà possibile farlo anche con i giocatori problematici”, che oggi rappresentano, inevitabilmente, quelli che generano una parte rilevante del fatturato del gioco.

Il futuro del gioco, dunque, passa da questo tipo di scelta. E da quanto si è disposti a perdere, proprio come avviene per i giocatori.
 

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