Rilancio dell'economia? In Grecia passa dalla riforma del gioco
Nel pacchetto legislativo 'Investi in Grecia' appena approvato dal Parlamento figura una riforma sul gioco, con il ribasso dei canoni di licenza e misure sulla tassazione.
Scritto da Redazione
Favorire lo sviluppo economico nel Paese, anche grazie ad una riforma delle leggi sul gioco.
È la linea scelta dal Parlamento della Grecia, con il sì ad un pacchetto legislativo - denominato "Investi in Grecia - comprendente un disegno di legge per cui gli operatori autorizzati potranno continuare a offrire giochi con generatore di numeri casuali, come le slot, al contrario di quanto previsto da una bozza precedente.
Una "omissione" rientrata dopo che gli operatori avevano minacciato un'azione legale contro la proposta di proibire tale tipo di giochi.
La proposta di legge finale inoltre riduce il canone di licenza a 3 milioni di euro, in calo rispetto ai 5 milioni di euro originari, e stabilisce un'imposta sul reddito lorda del 35 percento per i licenziatari. Verrà inoltre applicata un'imposta sulle società del 20 percento prima che venga sottratta l'imposta sul reddito del 35 percento, in una mossa che secondo la società di consulenza strategica Regulus Partners renderebbe l'evasione fiscale "impossibile".
Inoltre, i 24 operatori online che hanno ottenuto licenze greche temporanee nel 2011 potranno continuare a operare fino al 31 marzo 2020, dovendo riapplicare alla scadenza della certificazione.
Il disegno di legge blocca anche gli operatori che sono stati inseriti nella lista nera della Commissione di gioco ellenica negli ultimi 12 mesi dalla richiesta di una licenza.
A parte le riforme della legislazione sul gioco d'azzardo, il pacchetto "Investi in Grecia" contiene misure che mirano a semplificare le normative ambientali e di pianificazione, riforme dei contratti collettivi dei lavoratori e sull'esternalizzare del lavoro a società private.
Il pacchetto di misure è stato approvato con 165 voti a favore e 122 voti contrari. Sarà ora presentato al presidente del Paese, Prokopis Pavlopoulos, per essere firmato.