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Spagna: il ministro Garzón 'apre' al dialogo con l'industria del gioco

07 febbraio 2020 - 09:13

Positivi gli esiti dell'incontro fra il ministro spagnolo Alberto Garzón e i concessionari di gioco rappresentati da Cejuego, confronto aperto su limiti orari e alla pubblicità.

Scritto da Fm
Spagna: il ministro Garzón 'apre' al dialogo con l'industria del gioco

Tutto il mondo è paese. Così, come da anni si cerca di fare in Italia, anche l'industria del gioco della Spagna cerca il dialogo con il Governo, per arrivare ad una regolamentazione condivisa del settore ed evitare il peggio.

Se da noi, almeno al momento, i buoni risultati sembrano lontani, non così sta accadendo oltre i Pirenei, dove sono arrivate le prime schiarite nel confronto avviato fra il ministro del Consumo, Alberto Garzón, e Cejuego,  l'associazione che riunisce i principali concessionari del Paese.

Secondo quanto riferiscono i media spagnoli, nell'incontro tenutosi ieri, 6 febbraio, Garzón è stato dialogico, ricettivo e disposto a negoziare senza fretta con tutte le parti coinvolte nella futura regolamentazione del gioco.

Al contrario di quanto aveva annunciato la sua coalizione di governo in campagna elettorale e dopo l'insediamento, con la volontà di "agire con decisione" per la prevenzione delle dipendenze e regolare la pubblicità del gioco terrestre ed online.
 
Il Ceo di Cejuego, Alejandro Landaluce, intervistato da OkDiario, ha dichiarato che il ministro :“È predisposto al dialogo, all'ascolto di tutti e alll'impigo del tempo necessario. Comprende che le decisioni devono essere basate su studi rigorosi. Ci è sembrato sensato".
Sebbene nella riunione non siano stati discussi aspetti specifici del futuro regolamento, Cejuego ha chiesto al ministro che il regio decreto sulla pubblicità sia valido tanto per il settore pubblico che per quello privato. Cioè che la regola dovrebbe applicarsi anche alle lotterie e alle scommesse statali e all'Once, l'Organizzazione nazionale dei giochi spagnoli.
 
Cejuego propone di consentire la pubblicità solo in orari fruibili per gli adulti, durante gli eventi sportivi, o di ridurre gli impatti in questi eventi, tra le altre cose: "Garzón ci ha detto che una volta pronta la bozza avremo tempo abbastanza per fare le nostre osservazioni".
 
Sulla protezione dei minori, Landaluce ritiene che si "debba stabilire un equilibrio tra la protezione dei minori e delle persone vulnerabili con il resto della società che gode del gioco e anche con la libertà delle società. Devono essere misure giustificate e proporzionate".
 
Per quanto riguarda le altre proposte concordate da Psoe e Podemos in merito alle Comunità autonome, Garzón si è offerto di fungere da ponte tra le due parti e si impegna ad attuare norme di qualità.
 
L'associazione dei concessionari inoltre ha esposto al ministro Garzón le sue preoccupazioni per l'impatto che il nuovo regolamento potrebbe avere sull'occupazione, a cominciare dalla proposta contenuta nell'accordo del governo di coalizione che prevede che i bookmaker non aprano prima delle 22. "Ci​​sono 175.000 posti di lavoro in pericolo. Non esiste un'impresa che apra a quell'ora, è impraticabile".

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