Brasile: slitta regolamentazione scommesse sportive, con qualche novità
Il governo brasiliano rimescola le carte in tavola sulla regolamentazione delle scommesse sportive che slitta al 2021. Con cambiamenti importanti
Scritto da Ac
Nuovo ritardo nell'iter di regolamentazione delle scommesse sportive brasiliane. Oltre a una serie di modifiche, stavolta rilevanti, che vengono introdotte nel modello di licenza attraverso un nuovo progetto per il quale è stata avviata un'ulteriore consultazione pubblica che rimarrà aperta fino al prossimo 6 marzo. Da un modello di licenza aperto, come era stato individuato in precedenza, le licenze verranno ora rilasciate in base a un'offerta, con l'assegnazione iniziale di 30 titoli in una prima chiamata. Ma la gara potrà essere ripetuta periodicamente con altri bandi, fino a quando il numero di operatori non raggiungerà quello che viene indicato come un (non ben definito) "approvvigionamento ottimale" per il mercato: in caso contrario, saranno riviste 4 anni dopo il primo bando di gara. Mentre la durata delle licenze sarà di 9 anni.
Con questa terza consultazione pubblica la tempistica stimata per il lancio del modello normativo finale non sarà definita prima del secondo semestre 2020. Ciò significa che un possibile lancio sul mercato degli operatori autorizzati slitterà inevitabilmente al 2021 inoltrato.
Questo nuovo scenario cambia in primo luogo il campo di applicazione che era stato ritenuto favorevole da molti operatori storici disposti ad entrare nel mercato brasiliano delle scommesse sportive, e bisognerà ora capire l'impatto che avrà nel portare avanti la vera sfida legata alla regolamentazione del mercato, cioè quella di far emergere l'immensa offerta di gioco illegale offerta già oggi in modalità border line.
Grande attenzione però, da parte degli stakeholder, soprattutto riguardo alla tassazione che verrà introdotta dal legislatore, che come al solito rappresenta il nodo centrale.