skin

Spagna: fiscalità speciale per le imprese del gioco fisico

21 maggio 2020 - 10:26

Nella Penisola iberica le singole comunità autonome prevedono sgravi e agevolazioni per imprese del gioco: non tutto il mondo è paese. 

Scritto da Vincenzo Giacometti
Spagna: fiscalità speciale per le imprese del gioco fisico

 

Come molti altri settori, il settore dei giochi “terrestre” è stato completamente interrotto dalla dichiarazione dello stato di allarme. In Spagna come Italia. Con la differenza che, a differenza del nostro paese, nella Penisola iberica si ha a che fare con un settore la cui tassazione e regolamentazione sono per lo più assegnate alle comunità autonome. Mentre in Italia la regolamentazione del gioco pubblico è assegnata unicamente allo Stato centrale: anche se, a quanto pare, ciò vale soltanto in teoria. Ma questa è un'altra storia. Tornando alla Spagna, tuttavia, in virtù di tale organizzazione del gioco, allo scopo di mitigare l'impatto economico della pandemia da Covid-19 per il settore, praticamente tutte le comunità autonome hanno adottato misure coerenti, sia nella proroga o nel trasferimento del periodo di regolamento e nei pagamenti a causa del tasso di gioco, o , nella concessione di agevolazioni per il differimento del pagamento della suddetta imposta, stabilendo l'obbligo di requisiti diversi per la sua effettiva applicazione. Per un'altra differenza notevole rispetto all'Italia dove, al contrario, non è stata prevista alcuna misura specifica per la salvaguardia del settore (al di là dell'inevitabile slittamento del versamento del Preu nel primo mese di emergenza). Anzi, al contrario, l'unica misura relativa ai giochi prevede l'ulteriore aumento della tassazione, con un prelievo aggiuntivo applicato al settore delle scommesse per finanziare lo sport.

In Spagna, peraltro, oltre alle misure di natura temporanea o finanziaria, alcune comunità autonome hanno anche approvato agevolazioni fiscali per contrastare l'impossibilità di svolgere l'attività. Ecco un semplice elenco delle misure più significative riferite al settore dei giochi, nella speranza che possa fornire uno spunto utile anche per il legislatore italiano, in questa fase di approvazione del decreto rilancio in Parlamento.

Andalusia: approvato un bonus del 50 percento sulla tariffa di gioco degli apparecchi da intrattenimento maturata nel secondo trimestre del 2020.

Isole Canarie: le tariffe fisse corrispondenti a macchine o apparecchi automatici, sono modificate su base temporanea, proporzionale ai giorni di validità dello stato di allarme.

Catalogna: stabilito un bonus di quota nella percentuale equivalente al numero di giorni in cui lo stato di allarme è stato in vigore rispetto al numero totale di giorni nel trimestre solare corrispondente al primo periodo di autovalutazione delle macchine che inizia dopo la data di fine dello stato di allarme.

Comunità Valenciana: stabilito un bonus del 100 percento dell'intera quota della tassa sui giochi di fortuna e gioco d'azzardo, sotto forma di funzionamento di macchine e apparecchi automatici durante la validità dello stato di allarme.

Guipuzkoa: è istituito un bonus sulle commissioni fisse applicabili ai giochi attraverso il funzionamento di macchine o dispositivi automatici del 15 percento per quello corrispondente al primo trimestre 2020 e del 100 percento per quello del secondo trimestre.

Navarra: in relazione alle macchine di tipo B (apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro), viene stabilita una riduzione sulla quota del secondo trimestre proporzionale al periodo di applicazione dello stato di allarme, aumentando tale riduzione del 20 percento (fino ad un massimo del 100 percento) nei casi chiusura degli stabilimenti, consentendo anche un'eccessiva riduzione nei seguenti trimestri.

Baleari: bonus del 75 percento nel pagamento delle entrate per la frazione corrispondente al secondo trimestre dell'anno dell'aliquota fiscale sui giochi di fortuna e gioco d'azzardo relativo a macchine di tipo B o macchine ricreative con premi e tipo C.

Estremadura: tassa del 50 percento sui giochi di fortuna e scommessa, macchine da gioco e gioco d'azzardo per ricavi maturati tra il 1 aprile e il 30 giugno 2020.

Come si può vedere, le misure adottate da queste Comunità autonome hanno lo scopo di evitare o minimizzare l'onere fiscale per gli operatori del settore per il periodo in cui, a causa di un imperativo legale, non è possibile realizzare giochi soggetti all'imposta. Nel resto dei territori, tuttavia, per il momento, non sono state approvate misure dello stesso progetto, il che dimostra che sarebbero soggette a tassazione per gli operatori in relazione a un periodo in cui non possono né esercitare l'attività, né generare risorse con le quali soddisfare tali imposte.

Per questa ragione in Spagna gli operatori lamentano questa difformità di trattamento e auspicano una pronuncia di carattere nazionale che possa uniformare il trattamento delle agevolazioni relative alle imprese del gioco. Situazione comunque ben diversa rispetto a quella vissuta oggi dalle imprese del gioco pubblico italiano, in preda alla più totale disperazione a causa della mancanza totale, ad oggi, di misure ad hoc per il rilancio del comparto.

 

Articoli correlati