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Fase 3 e gioco: la Spagna riparte, l'Italia attende ancora

01 giugno 2020 - 10:01

Sul bollettino ufficiale dello Stato spagnolo pubblicate le regole per la Fase 3, con le condizioni per la riapertura dei locali di gioco e scommesse. Mentre l'Italia aspetta ancora.

Scritto da Fm
Fase 3 e gioco: la Spagna riparte, l'Italia attende ancora

Se l'Italia non ha ancora segnato in agenda la data definitiva per la ripartenza del gioco pubblico, all'estero c'è chi ha già definito e preparato tutto. Puntando anche sul gioco per far ripartire l'economia oltre a mantenere il livello di occupazione a livello accettabili, dopo una pandemia dalle conseguenze più che significative. E' il caso della Spagna (ma non solo), che ha già predisposto le regole per la ripartenza.

Per una volta tanto, quindi, sarebbe il caso di non essere troppo campanilisti, e prendere esempio dagli Stati che ci circondano. Un invito che ovviamente non vale per tutto - in certe cose, noi italiani non siamo secondi a nessuno - ma che potrebbe vale per il comparto del gioco terrestre, ancora inesorabilmente chiuso nella nostra penisola, e in via di ripresa in tanti Paesi a noi vicini, e volte confinanti. Da San Marino alla Francia, dalla Slovenia a Malta.

Mentre qui "da noi" mancano ancora una data certa per la riapertura delle attività di gioco - fra le ultime tenute ancora nel limbo insieme alle discoteche e a pochissime altre, e che non dovrebbero avere l'ok almeno fino al 14 giugno - e i protocolli ufficiali a cui dovranno attenersi per consentire l'accesso al pubblico e i comportamenti da tenere, gli operatori del comparto sono sul piede di guerra, e prendono le vie legali, presentando addirittura ricorso ai tribunali amministrativi per denunciare il lassismo del Governo e la presunta discriminazione, in violazione delle normative vigenti sulla libertà d'impresa.
 
L'ultimo Paese europeo in ordine di tempo a definire formalmente il via libera è la Spagna che nel Bollettino ufficiale dello Stato del 30 maggio ha pubblicato le regole per l'applicazione della cosiddetta "Fase 3" del Piano per il passaggio a una nuova normalità (nota come Piano di "escalation"), specificando le condizioni per la riapertura delle strutture e dei locali di gioco e scommesse e per la prestazione del servizio negli esercizi alberghieri e di ristorazione.
 
Così il Paese iberico consente tra oggi, 1° giugno, e il 22 del mese, "la riapertura al pubblico di casinò, stabilimenti per giochi d'azzardo e giochi d'azzardo collettivi, sale da gioco, sale giochi, lotterie e lotterie, locali di scommesse specifici e altri locali e strutture assimilabili alle attività di gioco ricreativo e alle scommesse, a condizione che non superino il cinquanta percento della capacità consentita e rispettino le misure di igiene e prevenzione previste".
 
A questo è dedicato il capitolo XI del provvedimento, che riportiamo integralmente.

LE CONDIZIONI PER LA RIAPERTURA DEI LOCALI DI GIOCO E SCOMMESSE -
"Articolo 41. Riapertura di locali e stabilimenti in cui vengono svolte attività di gioco e scommesse.
1. Casinò, stabilimenti per giochi d'azzardo collettivi e giochi d'azzardo, sale da gioco, sale giochi, lotterie e tombole, sedi di scommesse specifiche e altri locali e strutture assimilati a quelli dell'attività ricreativa possono essere riaperti al pubblico. giochi e scommesse in conformità con i regolamenti settoriali per i giochi.
Questa riapertura è condizionata al fatto che la capacità autorizzata non superi il cinquanta percento e che non vi siano, in nessun caso, all'interno dei locali o dello stabilimento più di cinquanta persone in totale, compresi i lavoratori dei locali o dello stabilimento. Allo stesso modo, devono essere soddisfatte le restanti condizioni e requisiti generalmente previsti in questo ordine.
2. Gli stabilimenti e i locali in cui vengono svolte le attività di gioco e scommesse devono stabilire sistemi che consentano il conteggio e il controllo rigorosi della capacità stabilita nella sezione 1, in modo che non venga superata in alcun momento.
3. La disposizione e l'uso delle macchine o di qualsiasi altro dispositivo di gioco nei locali e negli stabilimenti in cui vengono svolte attività di gioco e scommesse deve garantire il mantenimento di una distanza di sicurezza interpersonale minima di due metri.
4. Il servizio di ristorazione situato in stabilimenti o locali di gioco può essere riaperto al pubblico, conformemente alle disposizioni del capitolo IV.
Articolo 42. Misure di igiene e / o prevenzione in locali e stabilimenti in cui vengono svolte attività di gioco e scommesse.
Nei locali e negli stabilimenti in cui vengono svolte attività di gioco e scommesse, devono essere eseguite le seguenti misure igieniche e / o di prevenzione: a) I distributori di gel idroalcolici o disinfettanti con attività virucida autorizzati e registrati dal ministero della Salute saranno messi a disposizione dei clienti, in ogni caso all'ingresso dello stabilimento o dei locali e in ogni tavolo da gioco, che devono sempre essere in buone condizioni d'uso.
b) Tra un cliente e l'altro, devono essere eseguite la pulizia e la disinfezione di qualsiasi tipo di macchina o dispositivo attraverso il quale vengono offerte attività di gioco, nonché sedie, tavoli o qualsiasi altra superficie di contatto.
c) Saranno stabiliti i meccanismi e i processi appropriati per garantire il risanamento, ogni due ore, delle fiches, delle carte o di qualsiasi altro elemento del gioco che viene scambiato tra i giocatori.
d) Le attività di ventilazione periodica saranno eseguite come minimo nelle strutture due volte al giorno.
e) Gli utenti delle attività di gioco in cui vengono scambiati denaro, fiches, carte o qualsiasi altro elemento di gioco tra i giocatori, così come i lavoratori che interagiscono con detti clienti, devono usare periodicamente durante lo sviluppo di questi giochi i gel idroalcolici o i disinfettanti di cui al paragrafo a).
f) Ove possibile, l'uso di qualsiasi materiale di uso comune tra i clienti dovrebbe essere evitato, optando per l'uso dei propri dispositivi elettronici, lavagne, poster o altri mezzi simili.
 

IL CALENDARIO - Le misure previste da tale provvedimento potranno essere completate da specifici piani di sicurezza, protocolli organizzativi e guide adattati a ciascun settore di attività, approvati dalle Pubbliche amministrazioni o dai loro organi dipendenti o correlati, una volta che le parti interessate sono state ascoltate, nonché da quelle che sono concordate nel campo degli affari tra i lavoratori stessi, attraverso il loro rappresentanti e datori di lavoro o associazioni e datori di lavoro in ciascun settore.
Il calendario delle riaperture però non sarà uniforme in tutto lo Stato, ma è stato differenziato per aree geografiche: 1° giugno a La Gomera, El Hierro, La Graciosa e Formentera;  8 giugno nella maggior parte del territorio, che è ora in Fase 2; 22 giugno nel resto dei territori, che sono ora in Fase 1.

 

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