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Dalla Lega un progetto di rilancio dell'ippica: ecco i punti salienti

23 maggio 2012 - 11:25

Un progetto di rilancio strutturale dell’ippica italiana targato Lega Nord. A presentarlo il senatore Roberto Mura con la collaborazione tecnica di Francesco Bruto e Medardo Zanetti. “Devono essere dunque apportate le seguenti modifiche: in primis in base al D.L. 2 marzo 2012 n. 16, convertito in legge il 24.04.2012, è stato previsto che, entro 3 mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione, si provveda ad apportare le necessarie modificazioni ed integrazioni al D.P.R. 8 aprile 1998 n. 169. Inoltre la lettera dell’art. 10 comma 3, par. e, del predetto D.L. stabilisce: “Operare una ripartizione dei proventi al netto delle imposte, tale da garantire l’espletamento dei compiti istituzionali dell’Assi”. Pubblicità del gioco e cura ludopatia, inizia l’iter in commissione del ddl Fucci Pedica (Idv) chiede a Monti una revisione normativa per contrastare la presenza di mafie nel gioco

Scritto da Sm

L’Assi dovrà provvedere alla creazione di un Board tecnico, composto prevalentemente dalle categorie, ai fini di espletare i calendari, i regolamenti e le proposizioni di corse; la revisione dei criteri di assegnazione dei “colori” ai proprietari e del mantenimento degli stessi, con adeguate garanzie di onorabilità ed economico-finanziarie; il pagamento a tutte le categorie ippiche dei premi al traguardo entro i trenta giorni successivi alla corsa disputata; la chiusura di tutti gli impianti con provate infiltrazioni di criminalità organizzata; la rivisitazione dei programmi e del calendario ippico, compresi gli orari, secondo la quantità e la qualità degli investimenti delle singole società di corse ma anche considerazione delle esigenze del sistema nel suo complesso; la definizione e classificazione delle figure professionali ippiche secondo mansioni, diritti e doveri e relativa formazione tramite corsi tenuti da esperti di settore anche di livello internazionale; l’aumento proporzionale dei costi di iscrizione alle corse; la ridefinizione delle regole e vigilanza sull’assoluto rispetto delle stesse con nuovi deterrenti nell’applicazione di severe sanzioni anche economiche attraverso la rivisitazione del regolamento di giustizia sportiva; l’intensificazione della lotta al doping attraverso un potenziamento delle varie fasi quali controllo, vigilanza, responsabilità (estesa anche ai veterinari) e certificazione da parte di un soggetto terzo, con conseguente certezza delle punizioni e delle squalifiche; il taglio delle corse e delle giornate secondo criteri tecnici ed economici, affinché si alzi il livello dello spettacolo (con più partenti le scommesse sono infatti più appetibili e meno condizionabili) e vengano premiati veramente i soggetti meritevoli, attraverso un regolamento per la redazione dei calendari finalizzato alla realizzazione della corsa di qualità “completa” con funzione tecnica, spettacolare e di gioco; la fondamentale classificazione degli ippodromi secondo il modello AHP, attraverso la quale sarà possibile determinare il “ruolo” di ogni ippodromo, cosa che porterà in tempi molto brevi al raggiungimento di una promozione mirata su tutto il territorio nazionale; la partecipazione dei Comuni, se proprietari degli ippodromi, al mantenimento delle strutture, per renderle omologabili rispetto alle norme ed al decoro e, in generale, per promuovere l’ippica come spettacolo sportivo ad alta valenza ambientale; investimenti da parte delle Regioni al fine di realizzare politiche che integrino lo sviluppo dell’allevamento equino con le strutture locali destinate allo spettacolo ippico; la valorizzazione da parte del Mipaf dell’allevamento del cavallo italiano attraverso criteri che premino gli allevatori e stimolino ad un continuo miglioramento del prodotto attraverso una certificazione da
effettuarsi ogni tre anni; un piano e accordi internazionali per portare l’ippica alle Olimpiadi; la valorizzazione, per quanto riguarda il cavallo da sella, della qualità dei cavalli allevati in Italia, puntando sull’allevamento e creando un circuito di aste importante e riconosciuto a livello internazionale; la realizzazione, anche con risorse private, di canali media dedicati all’ippica ed al cavallo a cominciare da una tv tematica ed in chiaro; la riqualificazione anche attraverso l’inserimento di nuovi prodotti e l’eventuale cancellazione di quelli usurati delle scommesse ippiche, con graduale abbattimento dei prelievi sulle scommesse, calcolato sulla base del movimento per l’erario e degli investimenti per quanto attiene invece concessionari e società di corse; l’unificazione dei due totalizzatori con conseguente fusione delle scommesse che oggi sono caratterizzate da prelievi e ripartizioni differenti; la modifica ai regolamenti del quartè e quintè con l’introduzione delle vincite di consolazione; la riorganizzazione della corsa Tris attraverso nuovi calendari, proposizioni e promozione del prodotto; l’eliminazione progressiva della routine, attraverso la creazione di nuovi tipi di eventi e la riqualificazione in straordinari degli eventi quotidiani; la disciplina, con legge, della rappresentatività a livello nazionale e regionale delle categorie ippiche; l’omologazione in sede di Unione Europea dei sistemi fiscali adottati per l’ippica a cominciare dall’Iva; lo sfruttamento dei new media per quanto riguarda promozione, diffusione delle immagini; accordi con altri canali media nazionali per la promozione di eventi ippici, garantendo attrazione, spettacolarità, puntualità e regolarità degli eventi stessi, con cronisti e immagini che ne siano all’altezza; la redazione di un piano pluriennale di marketing e comunicazione dell’ippica. In tale ambito per il prodotto allargato che è l’ippica stessa, è necessaria una politica di marketing integrato per la promozione del binomio corsa-scommessa. Il marketing integrato utilizza tutti gli strumenti e media disponibili; una politica di sgravi fiscali e di rinnovamento dell’immagine del settore finalizzata anche all’attrazione di nuovi capitali privati (sponsor, proprietari, investitori); un piano di recupero dell’occupazione, attraverso agevolazioni concordate con i vari ministeri di riferimento per coloro che già hanno, o debbano mettere in regola, i dipendenti. Per definire questi obiettivi sarà necessario dar vita ad una commissione che provveda nel giro di 10 mesi all’introduzione nel settore delle novità sin qui illustrate. Questa commissione sarà composta da esperti ippici indipendenti anche internazionali, funzionari Assi, del Mipaf e del MEF. Gli obiettivi descritti non possono tuttavia essere raggiunti se non avviando le necessarie riforme delle scommesse da parte dell’A.A.M.S., e prevedendo un finanziamento straordinario a favore di A.S.S.I. da destinarsi a montepremi pari ad una percentuale su tutti i giochi dello 0,15% per il periodo 2012-2015, con un limite massimo di 140 milioni di Euro per il 2012, di 130 milioni per il 2013, di 120 milioni per il 2014 e di 100 milioni per il 2015”.

 

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