skin

Grandi Premi e pista di Trotto a Capannelle: gli operatori mettono sul piatto alcune questioni da risolvere

24 febbraio 2014 - 08:44

In attesa che il nuovo ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina (Pd), si insedi, il mondo dell’ippica continua a porre l’accento su alcuni temi e nodi da sciogliere per il rilancio del comparto. Imprenditori Ippici Italiani, attraverso il suo presidente, Enrico Tuci, interviene sulle iscrizioni ai Grandi Premi, chiedendo di restituire i soldi dei proprietari. “Il Mipaaf è bravissimo nel prendere e molto lento e disorganizzato nel dare. Notizie sul pagamento dei premi dei 3 mesi finali del 2012: nessuna.

Scritto da Sm
Grandi Premi e pista di Trotto a Capannelle: gli operatori mettono sul piatto alcune questioni da risolvere

Ma sta diventando una pagliacciata la faccenda del pagamento delle iscrizioni e delle entrate dei Grandi Premi. Chi le deve pagare? Il ministero oppure le società? Si tratta di soldi, extra montepremi, messi nel piatto, al momento dell'iscrizione, dai proprietari”, afferma Tuci. Secondo l’associazione “da regolamento queste risorse aggiuntive devono essere elargite immediatamente ai cavalli che si piazzano nei Grandi Premi, eppure stiamo ancora aspettando quelli del Derby del Trotto 2012, per esempio. Alcuni proprietari li hanno pagati alle società, altri ad Assi ed altri ancora pare che non li abbiano versati ed in questo caso riteniamo che la responsabilità sia comunque delle società”. E Tuci aggiunge: “Salvo qualche rara eccezione di società di corse virtuose anche tutte le iscrizioni dei Grandi Premi del 2013 sono come svanite nel dimenticatoio e ai proprietari vengono date spiegazioni alquanto nebulose. Da parte nostra, per aiutare i pochi proprietari rimasti, stiamo preparando un servizio di assistenza dedicato ai nostri soci che intenderanno ricorrere a vie legali”.

 

LA PISTA DI TROTTO A CAPANNELLE – Altro tema che interessa molto gli operatori è quello della realizzazione della pista del trotto all’ippodromo romano di Capannelle, dopo la chiusura di Tor di Valle. Secondo gli operatori ippici Roberto Faticoni (Arti) e Mario Sernicoli sarebbe in dirittura d’arrivo.

“Dopo tanto lavoro, incontri al ministero, al Comune, con Hippogroup e con gli operatori del galoppo possiamo finalmente dire che il nostro obiettivo, riaprire il trotto a Roma, è davvero prossimo. Mancano solo i collaudi e le relative omologhe che entro la prossima settimana dovrebbero concludersi e così nei primi giorni di marzo il trotto a Roma, dopo oltre un anno di chiusura e tanti rinvii ripartirà”, affermano.

Ma ci sono ancora delle questioni da chiarire: “Resta ancora da risolvere la questione della stanzialità dei cavalli, l’illuminazione e la qualità di alcuni servizi come da accordi verbali già presi da tempo con il comune di Roma e Hippogroup, permessi permettendo, richiesti ed avallati dagli stessi, ma l’importante ora è ripartire con la prima giornata di corse”.

 

COINVOLGIMENTO LA PAROLA CHIAVE: "Diceva Giorgio Gaber: 'Libertà è partecipazione' e gli allenatori italiani hanno bisogno, in questo momento di tragica, epocale e quasi irreversibile crisi ippica, di appropriarsi di questo concetto". Lo afferma il presidente di Assogaloppo, Fabio Carnevali. Ma Come fare? "Riprendendo il percorso troppe volte abbandonato negli anni, che porti allo scioglimento delle attuali due realtà associative nazionali: Assogaloppo e Unag, alle dimissioni contestuali e concordate di tutti i consiglieri nazionali e dei due presidenti, che aprano la via a nuove candidature e nuove elezioni, per una nuova realtà che, con nuovo nome (né l'uno, né l'altro) sia libera da faziosità e partigianerie in questo momento improprie e dannose, e finalmente possa essere rappresentativa di tutti gli allenatori italiani. D'altronde questa via fu da noi tutti già percorsa molti anni fa, quando la Fenag (federazione nazionale allenatori galoppo) e l'Anacg (associazione nazionale allenatori cavalli galoppo) optarono per la medesima strategia, allora con ottimi risultati.

Ma la nuova 'entità' dovrà riuscire a coinvolgere tutti, ma proprio tutti, almeno nell'indicazione di rappresentanti “graditi”. Per questo si potrà e dovrà accedere alle nuove tecnologie (internet, telefoni cellulari) affinché il voto di preferenza sia alla luce del sole e non abbia i limiti (costi, possibilità di spostamenti ecc.) del voto con presenza fisica".

 

Volendo si può, colleghi dell'U.N.A.G., e tutti insieme saremo certamente e finalmente più forti, per una battaglia che potrà essere, nel bene e nel male, l'ultima.

Articoli correlati