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Delega fiscale: Ginestra (Agisco) "Si tuteli rete scommesse legale"

07 giugno 2014 - 06:45

Dalla Delega “mi aspetto che una volta per tutte i Monopoli facciano il proprio ruolo, ovvero vadano a tutelare la rete legale”.

Scritto da Sm
Delega fiscale: Ginestra (Agisco) "Si tuteli rete scommesse legale"

Parola del presidente di Agisco, Francesco Ginestra, che commenta a Gioconews.it, la legge delega fiscale, recentemente approvata alla Camera e che ora attende compimento attraverso l’approvazione dei decreti delegati. “In Italia c’è stata negli ultimi tempi una crescita esponenziale di punti scommesse illegittimi e se non si trova la soluzione entro breve tempo, massimo due mesi, molte aziende saranno costrette a chiudere. Per essere apprezzati anche sotto il profilo della professionalità, occorre creare un albo dei gestori delle scommesse, che tuteli la salute pubblica. Non possiamo vedere crescere una serie di punti in maniera selvaggia. All’interno dei punti scommesse devono esserci figure specializzate che sappiano trattare l’aspetto dell’accettazione, anche per contrastare possibili atteggiamenti patologici. Evitando così l’indiscriminata offerta di gioco che oggi vediamo sul territorio. Credo che l’ente regolatore abbia esagerato, badando più all’incasso che non alla regolamentazione. I gestori delle scommesse, come avvenuto per quelli delle slot machine, devono fare corsi di aggiornamento e formazione, affinché siano persone qualificate per offrire gioco”.

Nella delega si punta sulla tutela del sistema concessorio. Crede che possa essere uno strumento utile nella lotta a Ced e Ctd? “Sì. La tutela del sistema concessorio è fondamentale. Lo Stato ha fatto in passato gare che non erano perfette, facendo si che chi non aveva una concessione e una licenza di pubblica sicurezza facesse dei ricorsi. Ci vuole, invece, una pianificazione maggiore anche nelle gare, pensando al coinvolgimento di grandi concessionari e non azzerando tutto ogni due anni con un bando”.

In merito alla tassazione del settore del gioco, cosa auspica? “Inutile fare una tassazione alta, perché riduce il gioco e lo stato non incassa di più. La tassazione deve invece decrescere man mano che crescono i volumi di gioco. È preferibile aumentare il pay out. Anche per ciò che riguarda l’ippica, la tassazione va rivista in maniera immediata, mettendo i moto anche i decreti attuativi per dare il via ai provvedimenti sulla Lega Ippica. Altrimenti rischiamo che il soggetto protagonista di questa riforma sarà presto defunto. L’ippica ha dei suoi costi strutturali che non possono non essere considerati. Il pay out ippico è talmente povero che lo scommettitore preferisce farsi una corsa virtuale”.

 

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