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Imprenditori Ippici: “Mipaaf ripristini premio aggiunto”

05 agosto 2014 - 07:33

“È inaccettabile che il Mipaaf, ovvero l’organismo che deve salvaguardare la produzione italiana, di fronte alla necessità di reperire risorse, vada a colpire proprio l’allevamento del cavallo italiano”. Il grido di allarme viene dagli Imprenditori ippici italiani, che protestano contro la decisione del ministero delle Politiche agricole di ridurre il premio aggiunto destinato agli allevatori che comprano cavalli italiani.

Scritto da Redazione GiocoNews
Imprenditori Ippici: “Mipaaf ripristini premio aggiunto”

 

 

Una decisione, ricordano gli Imprenditori, che determina “un cambio in corsa di regole frutto di esperienze decennali, la penalizzazione di coloro che in buona fede hanno comprato italiano e oggi si vedono eliminare un premio assicurato dalle regole del gioco, la condanna dell’allevamento italiano che a queste condizioni non sarà più competitivo, l’acquisto di cavalli nati all’estero”.

 

NECESSARIO INTERVENTO IMMEDIATO - Per questo, gli Imprenditori chiedono “un intervento immediato e procedimenti disciplinari nei confronti di chi prende delle decisioni d’importanza vitale senza approfondire le questioni e senza interpellare le aziende dell’allevamento, dirette interessate. Ci chiediamo, di fronte a queste scelte con chi si confrontano, con gli uscieri?

PREMIO AGGIUNTO, TUTELA PER GLI ALLEVATORI - “Il premio aggiunto – proseguono - è l’unica vera tutela per gli allevatori ed un forte incentivo per i proprietari ad acquistare cavalli italiani e conseguentemente a mantenere in piedi tutta la filiera. Evidentemente il Mipaaf non ha compreso ancora come funziona il sistema dell’allevamento italiano che nulla avrebbe da invidiare alla maggior parte dei paesi europei. Chiediamo l’immediato ripristino del premio aggiunto e la programmazione di corse riservate ai cavalli allevati in Italia. Senza incidere sul montepremi, infatti, si potrebbero riservare alcune corse di qualità ai cavalli italiani comprati alle aste dando un forte incentivo all’acquisto dei nostri prodotti e rilanciando le nostre aste anche verso il mercato estero”.

 

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