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Castiglione: 'Porteremo avanti la classificazione degli ippdromi'

10 febbraio 2017 - 09:31

Il sottosegretario Castiglione risponde alla Camera a interrogazione sull'ippica, focus anche in Senato.

Scritto da Anna Maria Rengo
Castiglione: 'Porteremo avanti la classificazione degli ippdromi'

 “Con decreto n. 28427 del 27 dicembre 2016, l’operatività del sistema di classificazione degli ippodromi è stata differita al 31 dicembre 2018. Il provvedimento si è reso necessario, in particolare, guardando alle possibilità date dall’attuazione della legge n. 154 del 2016, cosiddetto 'Collegato agricolo', che prevede una riforma del settore”. Lo afferma il sottosegretario al Mipaaf Giuseppe Castiglione, nel rispondere all'interrogazione del deputato del Pd Paolo Cova che chiedeva iniziative per modificare i criteri della nuova classificazione. Secondo Castiglione, la preoccupazione di Cova “è infondata, perché questo provvedimento è in linea con il 'Collegato agricolo'. L’amministrazione intende portare avanti il tema della classificazione, ampiamente concordato con le organizzazioni di categoria, perché si va verso un miglioramento dei servizi e della qualità dell’attività di tutto il settore ippico. Il differimento servirà anche per svolgere ulteriori approfondimenti, ferma restando la struttura e la natura importante del provvedimento di classificazione che va nella direzione della valorizzazione degli ippodromi”.

LA REPLICA DI COVA – Secondo Cova, è “estremamente opportuno il differimento dell’operatività del nuovo sistema di classificazione degli ippodromi e l’avvio da parte del Governo di un’attività di concertazione con le varie categorie del settore allo scopo di approdare ad una riforma condivisa e funzionale a mettere in sicurezza il sistema dell’ippica italiana”. Il deputato auspica quindi che “l'esecutivo continui a riservare la massima attenzione al tema della gestione e della classificazione degli ippodromi che certamente rappresenta un aspetto molto rilevante della riforma”.

CENTRI IPPICI MILITARI PROTAGONISTI IN SENATO - La giornata di ieri, 9 febbraio, ha visto l'ippica protagonista anche in Senato, in Aula. Il sottoseretario alla Difenza, Domenico Rossi, ha infatti risposto all'interrogazione presentata dal senatore Franco Angioni, di Forza Italia, sulla possibile chiusura di 5 centri ippici militari, Villa Opicina, Codroipo, Pinerolo, Salerno e Cagliari. "L'Esercito, nell'ambito di un ampio piano di revisione, sta progressivamente adeguando e innovando le proprie strutture secondo criteri di sostenibilità ed efficacia.
In tale contesto, è stato avviato un progetto volto anche alla razionalizzazione del comparto equestre, al fine di rendere lo stesso più aderente alle reali esigenze addestrative, formative ed operative e ottimizzarne le strutture e il parco quadrupedi a disposizione. Nel merito, attesa la necessità di razionalizzare il funzionamento e il mantenimento del settore ma assicurando la salvaguardia delle tradizioni secolari dell'Arma di cavalleria, sono stati elaborati dei provvedimenti di riorganizzazione che porteranno alla soppressione di quattro centri ippici militari (CIM). In particolare, il provvedimento interesserà, in primo luogo, il CIM del reggimento Cavalleggeri Guide a Salerno, che non è mai stato attivato. Interesserà, poi, il CIM del reggimento Nizza Cavalleria a Pinerolo. Al riguardo considerato che quest'ultimo è già stato trasferito da Pinerolo a Bellinzago Novarese il 1° luglio 2013, il CIM solo a fine 2016 è stato chiuso permettendo la valorizzazione della Cavallerizza Caprilli e del campo ostacoli Tancredi di Savoiroux da parte della municipalità.
Il CIM dei reggimenti Lancieri di Novara di stanza in Codroipo (Udine) e Piemonte Cavalleria in Villa Opicina (Trieste) è stato chiuso. Questo provvedimento è teso a razionalizzare l'organizzazione equestre di Forza armata nel Nord-Est del territorio nazionale, concentrandola nel CIM del reggimento Genova Cavalleria, stanziato in Palmanova (Udine), dotato di maggiori potenzialità infrastrutturali e in posizione baricentrica rispetto ai due sopprimendi CIM dislocati in Friuli-Venezia Giulia.Il CIM di Cagliari, citato dagli onorevoli interroganti, non sarà, invece, soppresso e rimarrà alle dipendenze del comando militare autonomo Sardegna. In ultimo, stante i legami storici tra le comunità locali e i CIM, i provvedimenti di riordino, proprio come citato dall'interrogante, sono approfonditi nell'ambito delle municipalità".
 

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