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Calendario marzo: 'Tagli a giornate e montepremi preoccupanti'

23 febbraio 2018 - 10:35

Le associazioni degli ippodromi preoccupate per il calendario corse di marzo, con i tagli alle giornate di corse e al montepremi.

Scritto da Sara
Calendario marzo: 'Tagli a giornate e montepremi preoccupanti'

“Il Ministero ha pubblicato il calendario del mese di marzo, nel quale sono previste 105 giornate di corse. Ben 37 giornate di corse in meno rispetto al marzo dello scorso anno oltre alla cancellazione delle giornate di Chilivani e di Treviso Galoppo, definiti fuori ruolo e quindi decaduti. Ventiquattro giornate di corse in meno per il trotto e tredici in meno per il galoppo, con un taglio complessivo del monte premi di circa due milioni di euro”. Lo afferma il presidente del Coordinamento Ippodromi, Attilio D'Alesio.

“È gravissimo che il ministero continui a fare tagli di giornate e di monte premi senza nemmeno spiegarne le ragioni e senza nemmeno confrontarsi con le Associazioni della filiera. Una cosa è purtroppo ormai certa: proseguendo di questo passo ed in questo modo lʼippica italiana è finita.
Ci resta solo una speranza: che il nuovo Parlamento ed il nuovo Governo affrontino finalmente questa gravissima crisi e si imbocchi finalmente la strada per la salvezza ed il rilancio dellʼippica. La speranza è lʼultima a morire”.
Concetto Mazzarella, presidente dell'Uni, sottolinea: “È sicuramente parte dell'effetto perverso della classificazione ippodromi, che ha messo fuori ruolo alcuni impianti. Il ministero deve accelerare l'iter per far correre gli ippodromi non classificati, come previsto dalle modifiche del decreto. Questo per limitare i danni all'intero settore ippico e a particolari aree territoriali, salvo le decisioni che l'autorità amministrativa renderà in base ai ricorsi presentati”.
Elio Pautasso, presidente di Federippodromi, aggiunge: "Questo è il frutto di una classificazione sbagliata e che non porterà a nulla di concreto, tanto è vero che l'abbiamo impugnata. Mi chiedo se ha un senso chiudere ippodromi anche in territori dove c'è una forte tradizione ippica, come la Sardegna. Quale progetto razionale a lungo termine sta sotto questa decisione? Penso nessuno. Inoltre, c'è anche un problema di gestione corrente che non so come affronterà il ministero". Intanto slitta l'approvazione del "Regolamento per gli impianti sportivi di proprietà comunale" di Roma Capitale, che riguardava anche l'ippdromo Capannelle di Roma.

 

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