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Oo.ss: 'Blocco attività ippodromi in caso di ritardi nei pagamenti'

27 aprile 2018 - 13:14

Le Oo.ss tornano a chiedere a aziende e Mipaaf di allinearsi con i pagamenti e ripensare al decreto su classificazione ippodromi.

Scritto da Redazione
Oo.ss: 'Blocco attività ippodromi in caso di ritardi nei pagamenti'

"I lavoratori del Coordinamento nazionale dell’ippica hanno espresso forte preoccupazione per una situazione del settore degenerata e immobile ormai da molti anni e hanno chiesto un intervento deciso delle segreterie nazionali al fine di evidenziare responsabilità e colpevoli omissioni da parte delle aziende e del Ministero competente che non riesce mai ad onorare gli impegni previsti relativi all’erogazione delle risorse stanziate per gli ippodromi. I sindacati sono sempre stati disponibili a percorsi di riforma del settore di concerto con tutti i soggetti interessati: purtroppo però il progetto di riforma non è mai partito e gli imprenditori invece di reagire ritengono giusto far pagare ai lavoratori la loro scarsa propensione all’innovazione e al rischio imprenditoriale".

È quanto si legge in una nota dei sindacati Slc Cgil, Fisascat Cisl e Uilcom Uil, che tornano a prendere posizione sulla situazione del comparto ippico dopo la riunione del Coordinamento nazionale degli ippodromi con il Mipaaf in cui è stato chiesto di allinearsi con i pagamenti e ripensare al decreto sulla classificazione degli ippodromi.
"Per questi motivi Slc Cgil, Fisascat Cisl e Uilcom Uil, di concerto con le delegazioni dei maggiori ippodromi italiani, a partire da oggi, non tollereranno più ritardi nei pagamenti delle retribuzioni e/o originali applicazioni dei contratti vigenti. Ad ogni violazione contrattuale, ad ogni mancato pagamento anche della minima maggiorazione, le Rsu insieme alle strutture territoriali, metteranno in campo azioni di lotta volte a bloccare l’attività degli ippodromi fino al fermo definitivo delle corse", proseguono.
"Le strutture territoriali, oltre a pretendere il rispetto di tutti i contratti del settore, peraltro scaduti da anni, vigileranno anche sul rispetto della legalità con l’obiettivo di porre un argine al dilagante lavoro nero. È tempo che aziende e Ministero si assumano le proprie responsabilità così come hanno fatto i lavoratori finora", concludono.

 

 

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