“Il 13 febbraio, a partire dalle ore 9, all'interno dell'ippodromo La Favorita di Palermo saranno eseguiti sopralluoghi tecnici nelle scuderie e in tutte le zone che vi insistono. Tutti coloro che ancora mantengono i propri animali all'interno di dette strutture sono obbligati a consentire l'accesso a tutte le singole unità al personale incaricato. In caso di assenza o impedimento l'accesso sarà effettuato anche coattivamente”.
È quanto si legge in un avviso apposto dall'amministrazione comunale di Palermo sui cancelli dell'ippodromo, ormai chiuso da diversi mesi dopo l'interdittiva antimafia emessa a carico della società che lo gestiva per infiltrazioni criminali nelle scommesse.
Un sopralluogo che stando alle dichiarazioni degli operatori della filiera e dei rappresentanti sindacali a Gioconews.it sarebbe
“propedeutico” alla pubblicazione di una manifestazione d'interesse per la gestione dell'impianto, precedentemente
annunciata per gennaio, e quindi alla sua riapertura.
Per Nino Cusimano, rappresentante dei guidatori e allenatori della Sicilia, “il Comune sta cercando di quantificare i danni riportati dalle scuderie in questi mesi di chiusura, e per consentire a chi di competenza di fare le stime necessarie.
Nelle ultime settimane abbiamo avuto contatti con l'amministrazione comunale; ci hanno detto che stanno lavorando, vagliando tutte le possibilità per la riapertura, quanto meno con la pubblicazione di una manifestazione d'interesse.
Finalmente, credo che si stia muovendo in tal senso. La scorsa settimana sono stati fatti altri sopralluoghi per la pista, l'impianto di illuminazione e le fognature. Entro febbraio dovrebbero arrivare le risposte che aspettiamo”.
Maurizio Rosso, segretario generale della Slc Cgil Palermo, riporta che il sindacato ha scritto al sindaco Leoluca Orlando chiedendo “una convocazione al più presto, per non far passare troppo tempo e per capire a che punto è il bando.
Vogliamo conoscere il futuro dell'ippodromo e dei suoi lavoratori, ci sentiamo un po' abbandonati su questo tema. Ho paura che la questione non si stia affrontando con l'importanza dovuta.
C'è un luogo meraviglioso che è abbandonato, tutti abbiamo l'obbligo di prendercene cura e rilanciarlo, anche per sgombrare il campo dalle idee malsane che girano (il riferimento è
all'operazione dei Carabinieri che lo scorso dicembre ha coinvolto reggenti di Cosa nostra, fantini e proprietari di scuderie per scommesse illegali e associazione mafiosa, Ndr), far vedere che Palermo risponde con attenzione, tutelando il lavoro, farebbe uscire questa terra dalla mafia”.