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Ippica, D'Angelo: 'Agnano a rischio chiusura dal 31 marzo'

08 marzo 2019 - 10:37

Il presidente di Ippodromi partenopei, Pierluigi D'Angelo, vincola la proroga per la gestione di Agnano ad arrivo di risorse e contratti dal Mipaaft.

Scritto da Fm
Ippica, D'Angelo: 'Agnano a rischio chiusura dal 31 marzo'

Alla lista degli ippodromi italiani già chiusi potrebbe aggiungersi un nuovo nome da aprile: quello di Agnano, a Napoli, secondo quanto riferisce a Gioconews.it Pierluigi D'Angelo, presidente del consiglio di amministrazione di Ippodromi partenopei, società che attualmente gestisce l'impianto.

“Al momento, la consegna delle chiavi è fissata per il 31 marzo. Poi tutto dipende dalle decisioni del Comune di Napoli e dai trasferimenti delle risorse da parte del Mipaaft. Sulla base dei fondi che avremo a disposizione decideremo se accettare o meno la proroga che ci è stata prospettata. La nostra non è una minaccia e neppure un ricatto, ma dobbiamo guardare i numeri per capire se se ci sarà la possibilità di continuare con questa gestione, che ad oggi comporta costi vivi per 400mila euro al mese”.

 

D'Angelo poi precisa: “Agnano sarà tecnicamente chiuso al 31 marzo perché in quella data scade il contratto con il Comune, al momento non abbiamo nessuna notizia e se non abbiamo neppure i contratti con il ministero non possiamo continuare con una gestione al buio. Se non si conosceranno i corrispettivi di fatto anche Napoli si avvierà sulla stessa strada di Capannelle”.
 
 
GLI AUGURI ALLE DONNE – D'Angelo infine coglie l'occasione per inviare un messaggio alle donne dell'ippica per l'8 marzo.“In occasione della festività odierna ci è particolarmente gradito formulare un sentito affettuoso augurio a tutte le donne che a qualsiasi titolo e ruolo nella strutture pubbliche e private nei centri di allenamento e negli ippodromi svolgono la loro attività nell’ippica italiana, con l’auspicio che con le loro indiscusse doti di perseveranza, saggezza e lungimiranza possano contribuire a supportare e risollevare le sorti del nostro settore laddove negli ultimi decenni i colleghi uomini hanno miseramente fallito".
 

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