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Capannelle, Hippogroup: 'Sì a ripresa corse, Comune interrompa guerra'

12 marzo 2019 - 11:42

La società Hippogroup riprende corse all'ippodromo Capannelle ma chiede al Mipaaft contratto per garantire copertura normativa ed economico-finanziaria.

Scritto da Redazione
Capannelle, Hippogroup: 'Sì a ripresa corse, Comune interrompa guerra'

 

“Sono prevalse, nonostante tutto, la responsabilità sociale e la radicata tradizione ippica del nostro Gruppo che intende così tutelare il migliaio di posti di lavoro a rischio e l’ippica romana dalla distruzione. Auspichiamo che l’Amministrazione di Roma Capitale, in particolare l’assessorato allo Sport, di fronte a questa ennesima manifestazione di buon senso e disponibilità, interrompano la premeditata guerra che hanno condotto in questo biennio contro la nostra aocietà fatta di dichiarazioni pubbliche contraddittorie, se non diffamatorie, rispetto agli atti amministrativi effettivamente emanati e si impegni a rispondere a stretto giro alle istanze presentate”.

 

Lo sottolinea in una nota Hippogroup, gestore dell'ippodromo romano di Capannelle, dopo la conclusione dei passaggi formali degli organi sociali in merito alla problematica vicenda con la decisione di riprendere le corse, sospese ormai da tre mesi a causa del contenzioso in corso sul canone della struttura.
 
Hippogroup ha inoltrato immediatamente una comunicazione al ministero delle Politiche agricole alimentari forestali e del turismo nella quale, “a fronte della disponibilità a riprendere il calendario delle corse con modalità da concordare con lo stesso Mipaaft, chiede anche la sottoscrizione di un contratto scritto che garantisca la necessaria copertura normativa ed economico-finanziaria.
Viene inoltre richiesto l’adeguamento dei contributi, insufficienti dal 2016 ad oggi, la riassegnazione di alcune corse storiche del trotto romano ingiustificatamente sottratte, in primis il Derby del Trotto e, infine, i pagamenti di quanto ancora dovuto per le annualità 2016, 2017 e 2018; pagamenti senza i quali qualsiasi responsabile programma operativo e di rilancio dell’ippodromo della Capitale risulterebbe sostanzialmente impercorribile”.
 
 
“Questi mesi hanno evidenziato, senza dubbi ed incertezze, chi ha veramente a cuore l’impianto romano e chi per ignavia, vendetta postuma o peggio per interesse di parte, ha lavorato per contribuire alla sua dissoluzione. Istituzioni, Associazioni e singoli soggetti, a volte privi di qualsiasi titolo, hanno, pubblicamente o meno, emesso sentenze e giudizi irriguardosi nei confronti di chi ha salvato dalla scomparsa il trotto romano, versato milioni di euro per dare continuità al galoppo investendo nell’unica pista all-whether italiana ed in un impianto di illuminazione di altissima qualità”, si legge nella nota.
 
“Hippogroup ritiene che questa sia l’ultima occasione per evitare il collasso totale del sistema che non riguarda solo l’ippica romana e nazionale, la sua tradizione e i suoi posti di lavoro, ma anche il degrado di un impianto di prim’ordine entro cui si svolgono anche decine di attività, sportive e culturali, cui si rinnova l’invito a contributi propositivi, che sarebbe un delitto perdere a causa delle dissennate e schizofreniche politiche seguite da Roma Capitale sulla gestione dell’ippodromo Capannelle”, conclude il gestore dell'impianto.
 
 
I COMMENTI DEGLI OPERATORI - Tanta la soddisfazione espressa dai rappresentanti della filiera ippica. “Grazie alla richiesta portata avanti con caparbietà dai rappresentanti di categoria Roberto Faticoni (Siag), Mario Sernicoli (Snapt) e Riccardo Minichetti (Ang) che hanno chiesto chiarimenti e tavoli tecnici fra le parti si è giunti finalmente ad un accordo fra Hippogroup Capannelle e il Comune di Roma che permetterà la ripresa delle corse dei cavalli scongiurando una crisi epocale dell’ippica romana e nazionale! Il lavoro fatto bene e in sintonia paga”.
Giuseppe Satalia, presidente Nuovo galoppo Italia, evidenzia: “Prevale la responsabilità, Hippogroup tutelerà gli ippici romani, ci aspettiamo lo stesso senso di responsabilita da parte delle istituzioni”. 
 

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