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Centinaio: 'Sì a un codice di legalità per gli ippodromi'

18 marzo 2019 - 17:19

Il ministro alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio si dice favorevole a un codice di legalità per gli ippodromi.

Scritto da Redazione
Centinaio: 'Sì a un codice di legalità per gli ippodromi'

 

“Lo sviluppo dell’ippica italiana deve proseguire attraverso l’adozione di un 'Codice della legalità' per gli ippodromi finalizzato a creare per gli operatori ippici - e, di riflesso, per i cavalli - condizioni di sicurezza indispensabili all’attività sportiva.” Così dichiara il ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, in merito alla proposta di adozione di un Codice della Legalità finalizzato da un lato a riavvicinare il pubblico al mondo delle corse e dall’altro volto a migliorare la qualità della ricettività degli ippodromi per cavalli e operatori ippici che necessariamente passano dalla rivalutazione dei singoli impianti.

L'ITER - In quest’ottica, nell'anno in corso, saranno effettuate ispezioni mirate in tutti gli ippodromi in attività, con il coinvolgimento delle autorità di pubblica sicurezza e di quelle sanitarie, per verificare: l’efficienza e la funzionalità delle piste, delle strutture e delle attrezzature tecniche; il controllo dell’accesso alle scuderie e dei luoghi in cui operano gli allenatori, fantini, guidatori e artieri; l’osservanza della normativa volta alla tutela ed alla correttezza nello svolgimento delle competizioni ed in generale il rispetto di tutti gli obblighi derivanti dall’attuale dettato regolamentare.

Il riconoscimento nel 2020, che rappresenta il presupposto per l’inclusione nel nuovo sistema, deve essere precluso in caso di accertamento sulla base delle ispezioni svolte del mancato raggiungimento di standard minimi e in assenza di progetti ed investimenti. Il 2019 rappresenta l’ultima occasione per mettersi in regola trasformando gli impianti in realtà produttive per la filiera.

“Il futuro del comparto è correlato alla rivalutazione degli Impianti. Il nostro impegno è finalizzato a far emergere la potenzialità di ciascun ippodromo, contraddistinto dalla peculiarità territoriale, quale luogo di aggregazione e promozione non solo per il comparto Ippico, ma anche a livello di attrazione turistica con riflessi positivi per tutto ciò che afferisce al Made in Italy”, conclude il ministro.

 

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