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Ippodromo Livorno: rimpallo di colpe, Cannito 'Sì a parco dello sport'

29 marzo 2019 - 09:08

Chiusi i lavori della commissione del Comune di Livorno sull'ippodromo Caprilli, il candidato sindaco Marco Cannito rilancia l'idea del parco dello sport.

Scritto da Fm
Ippodromo Livorno: rimpallo di colpe, Cannito 'Sì a parco dello sport'

 

Una sostanziale “presa d'atto”, con rimpallo di colpe e responsabilità, della situazione dell'ippodromo Caprilli di Livorno, chiuso nel dicembre 2017 dopo 120 anni di attività.

 

È il risultato della seduta del 28 marzo della Commissione speciale d'indagine sulla società controllata Labronica corse cavalli – ex gestore dell'impianto – che ha segnato la conclusione dei lavori dei consiglieri.

A raccontarla a Gioconews.it è Marco Cannito, presidente della commissione.

“Alcuni gruppi consiliari hanno annunciato che presenteranno una relazione sulla base delle audizioni e dei verbali delle sedute, per altri sono sufficienti i verbali precedenti, considerati già esaustivi della situazione della Labronica corse cavalli. Quindi, visto che le posizioni sono così diverse e che con le elezioni comunali incombenti mancano i tempi tecnici, non ci sarà una relazione unitaria”.
 
RIMPALLO DI RESPONSABILITÀ - I lavori della commissione speciale dedicata al Caprilli quindi si concludono con una contrapposizione fra la passata e la attuale maggioranza di governo. “I primi dicono che l'ippodromo è chiuso per colpa di chi governa oggi, i secondi che la situazione presente nasce da molto lontano e quindi le responsabilità sono attribuibili al passato.
Morale della favola: la questione resta in stallo, anche perché non si sa cosa fare del bene, che è un bene pubblico”, ricorda il presidente della commissione.
 
 
REALIZZARE UN PARCO DELLO SPORT - Cannito, che figura fra i candidati-sindaco in lizza alle elezioni amministrative di maggio con una coalizione composta da una lista civica e un'alleanza di sinistra, illustra i suoi progetti per la struttura. “Secondo me, ci sono le condizioni per far sì che l'area del Caprilli possa essere inserita in progetto globale, trovando investitori e non legandola solo all'attività ippica, per creare un parco dello sport.
Un luogo dove, insieme alla Ceschina, si possano fare attività sportive, culturali, di salute, con vari servizi collegati, per valorizzazione una parte importante della città, senza cementificazioni di sorta.
Abbiamo già contattato alcune realtà economiche che potrebbero essere interessate, anche fuori d'Italia, purché presentino progetti seri, articolati e redditizi. Questa partita va riaperta”.
 

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